Tappa a Siris per il festival “Pedras et Sonus”
Proseguono nell’oristanese gli appuntamenti di Pedras et Sonus, il festival itinerante che fonde musica e artigianato nell’Unione dei Comuni Parte Montis, e che fino al prossimo 26 agosto proporrà il suo programma nei territori di Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Simala, Pompu, Siris, con una tappa nel Comune di Pau.
Domani (martedì 18 agosto) la rassegna fa tappa (a partire dalle 20) nel centro storico di Siris, con la musica della Big River Marching Band, ensemble diretto dal sassofonista Maurizio Floris. Composto quasi interamente da musiciste, e nato a Fluminimaggiore nel 2015 dalla prolifica esperienza con la banda musicale del paese, l’ensemble si muoverà tra suoni, balli nel piccolo centro dell’oristanese, accompagnando il live painting dello street artist Andrea Casciu, impegnato in questa occasione con il completamento del murale dedicato al festival.
Le atmosfere della Chicago degli anni venti invaderanno il Parco Comunale di Simala mercoledì 19 agosto: alle 22 amplificatori accesi per la Crazy Ramblers Hot Jazz Orchestra, l’unica small orchestra jazz anni ’20/’30 della Sardegna che ripercorrerà i classici dello swing suonati e cantati, ricalcando e reinterpretando il periodo denominato “Hot Jazz” con una particolare attenzione alle musiche dei California Ramblers, Fletcher Henderson, Paul Whiteman e Duke Ellington.
Ogni esibizione del festival sarà impreziosita dalle “Vetrine Sonore” in cui maestri artigiani affiancheranno i musicisti, dando vita a un connubio artistico in cui musica e suoni dialogheranno costantemente alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi.
Fin dalla sua prima edizione il festival integra ogni sua comunicazione in lingua sarda, presente in ogni aspetto comunicativo grazie al lavoro del dottor Francesco Grussu.
Dalla scorsa edizione (2019) la direttrice artistica durante i giorni della manifestazione indossa gli abiti creati per l’occasione dalla stilista cagliaritana Alessandra Curreli, docente dell’Accademia del Lusso di Milano, formatasi presso l’Atelier di Antonio Marras. Gli abiti saranno accompagnati dalle creazioni di Anna d’Arte, orafa filigranista che da quest’anno collabora con il festival esponendo i suoi gioielli.
Pedras et Sonus – Jazz Festival Parte Montis è realizzato con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di Sardegna, di Corsica e Sardinia Ferries, dei Comuni di Mogoro, Masullas, Gonnostramatza, Pompu, Siris, Simala e Pau. Direttrice artistica della manifestazione è la musicista Zoe Pia.
INFO E BIGLIETTI – I concerti del Pedras et Sonus – Jazz Festival Parte Montis sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 379 1579897 o via mail all’indirizzo prenotazionipedras@gmail.com.
I LUOGHI – Parte Montis o Montangia è la denominazione medievale di una delle curatorìe o encontrade del Giudicato di Arborea: una sorta di provincia amministrata dal Curator. Si trattava di una subregione costituita da piccoli paesi, le Ville, governate ognuna da un Majore de Villa. Questa antica suddivisione geografica e politica è rimasta per certi versi inalterata per molti secoli e oggi a capo di quei villaggi ci sono i sindaci. Nel 2007 nasce l’Unione dei Comuni di Parte Montis, (Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu e Siris), nel 2017 entra a far parte dell’Unione il Comune di Simala. Sei Comuni della provincia di Oristano che uniscono le proprie risorse manifestando l’interesse a rafforzare un patrimonio culturale, storico, naturalistico e paesaggistico che si esprime appieno solo con una visione e un progetto unitari. Caposaldo dei nuovi amministratori è il recupero dell’identità, della memoria storica, come solida base per costruire il futuro. Cancellando i confini comunali si giunge a concepire l’unicità di un territorio dove usanze, cibi, produzioni artistiche, chiese e nuraghi, si fondono nel paesaggio in stretto rapporto con la natura. Questo è lo spirito dell’Unione, riscoprire preziose eredità sepolte e aprire nuovi orizzonti di sviluppo socio-economico.
IL FESTIVAL – Il festival Pedras et Sonus nasce nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra le più giovani direttrici artistiche in Italia (nasce, infatti, nel 1986), ed è sostenuto fin dal primo momento dall’Unione dei Comuni Parte Montis. Nella sua prima edizione ospita Antonello Salis, Karima, Baba Sissoko, Bebo Ferra, Zoe Pia, Claudia Aru, Mumucs, AFloh e Federica Muscas, mentre nella seconda edizione (nel 2019, in collaborazione con il festival Time in Jazz) annovera tra i suoi ospiti Mauro Ottolini & Sousaphonix, Nilza Costa, Gavino Murgia, Roberto De Nittis, Ada Montellanico, Vincenzo Vasi, Valeria Sturba, Freak Motel e Simone Grussu. La manifestazione rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali.
MISURE DI CONTENIMENTO – Nell’attuazione delle misure sanitarie per contrastare l’emergenza coronavirus, l’ingresso agli eventi del festival sarà consentito a una persona per volta, con l’obbligo di indossare la mascherina fino al raggiungimento del posto (quando sarà possibile toglierla), mentre sarà cura dell’organizzazione mettere a disposizione del pubblico il gel per sanificare le mani. Verrà assicurato il corretto distanziamento di un metro tra gli spettatori (sia frontalmente che lateralmente), a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Sarà privilegiato, dove necessario, l’ingresso previa prenotazione (l’elenco delle presenze verrà conservato per un periodo di quattordici giorni); accesso vietato, invece, alle persone con una temperatura corporea superiore ai 37 gradi e mezzo.