Iardino (Fondazione The Bridge), richiamare attenzione politica e sanitaria su HIV

“Inserire informazioni di clinici e pazienti per studio farmaci”
Milano, 18 settembre – “Già prima dell’avvento della pandemia, l’HIV faceva fatica a entrare nelle agende politiche regionali e nazionale. Oggi ancor di più, poiché l’attenzione politica e sanitaria è su altri temi: infettivologi e virologi sono drammaticamente chiamati a concentrarsi su altro. Per questi motivi è ancor più importante di prima richiamare l’attenzione sul tema dell’HIV in modo innovativo, propositivo e puntuale”. Lo ha detto Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, nel corso del suo intervento introduttivo del workshop “Innovazione in HIV, cosa significa?” in corso a Milano.”Alla luce degli studi internazionali sul tema e allo stato dell’arte di HIV e AIDS nel nostro Paese – ha proseguito Iardino -, si è ritenuto utile dare un contributo all’elaborazione di un modello di analisi basato sui PROs che porti la discussione riguardo alle scelte strategiche sanitarie del prossimo futuro a un livello di analisi fondato su indicatori oggettivi e confrontabili. Le informazioni oggettive (dei clinici) e soggettive (del paziente) si devono integrare e completare vicendevolmente sia nella fase di cura che nel caso, eventuale, di partecipazione a uno studio clinico. I PROs possono essere rilevanti anche nel processo di realizzazione e di valutazione dei prodotti farmaceutici, poiché contengono le indicazioni fornite dai pazienti ai quali i prodotti terapeutici sono direttamente destinati””Già da qualche anno – ha continuato – la FDA ha pubblicato una guida sull’utilizzo dei PROs come strumento di accreditamento delle dichiarazioni stampate nelle etichette dei prodotti medici e farmaceutici. È auspicabile che ciò possa avvenire anche in Italia, per poter passare da un narrato qualitativo a una descrizione oggettiva rispetto a temi fondamentali quali ottimizzazione clinica, qualità della vita dei pazienti e crescita di aderenza alle cure con forti conseguenze sull’intera salute pubblica”, ha concluso.