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Juventus-Napoli, Fsp Polizia: “Vicenda orrenda”

Juventus-Napoli, Fsp Polizia: “Vicenda orrenda, e sul piano di ordine sicurezza da un messaggio che istiga a violare la quarantena”

“Con la vicenda della partita Juventus-Napoli che si doveva disputare ieri si è consumata una pagina davvero orrenda per questo Paese, su tutti i fronti. Anche e soprattutto rispetto ai problemi di ordine e sicurezza pubblica, temi che, in questo momento di emergenza nazionale, dovrebbero prevalere su tutto, mentre quanto accaduto fa passare un ‘messaggio’ che nell’immaginario collettivo rischia di essere un’istigazione alla violazione della quarantena. E ciò mentre le forze dell’ordine sono chiamate a fare miracoli per garantire il rispetto con il massimo della diligenza delle previsioni del governo, venendo addirittura accusate di non fare abbastanza. E’ vergognoso”.  

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, a proposito del match di campionato Juventus-Napoli che avrebbe dovuto essere disputato ieri.

“Quanto è accaduto – incalza Mazzetti – ha messo in luce aspetti critici di cui l’Italia non può andare fiera né può permettersi. Al netto di ogni cavillo e di contorte disposizioni che, lo ripetiamo, a fronte di un’emergenza come quella legata al Covid 19 non hanno motivo di prevalere sulle misure precauzionali stabilite dal governo, salta all’occhio intanto il poco lodevole scaricabarile fra tutti i soggetti deputati a intervenire: un caos fra autorità e istituzioni che non sono state capaci di assumere una chiara posizione comune a sostegno della tutela della salute pubblica. Nulla doveva prevalere sull’obiettivo di neutralizzare senza mezze misure anche una parvenza di rischio, meno che mai interessi legati al business che il calcio è diventato, perdendo la sua caratterizzazione di veicolo di buoni e sani valori sociali. Il ministro dello Sport, le società, l’autorità sportiva e gli uffici sanitari avrebbero dovuto rompere ogni indugio e, con senso di responsabilità, con vero spirito sportivo e tenendo il dovuto profilo istituzionale, essere chiari e autorevoli: se c’è una situazione di rischio e un ufficio sanitario si pronuncia, ci si ferma e ci si attiene alle norme stabilite dall’autorità nazionale, quelle che se un qualunque cittadino viola commette un illecito. Tutto il resto viene in secondo piano”.

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