Halloween curiosità sull’antica festa di origine celtica
Halloween viene festeggiato il 31 ottobre. Scopriamo insieme alcune curiosità sull’antica festa di origine celtica.
Halloween, dolcetto o scherzetto?
Ad Halloween la frase più ripetuta è “Dolcetto o scherzetto?” Per gli antichi celti l’ultima notte di ottobre segnava l’inizio dell’inverno ma anche il ritorno in terra dei morti. In questa giornata i bambini andavano casa per casa a chiedere dolci e frutta. Si tratta di un’usanza remota praticata in tutta Europa, Italia compresa. I più piccoli, in cambio di orazioni funebri, si recavano nelle case dove ricevevano qualcosa da mangiare come castagne o dolcetti.
Uno dei dolci più rappresentativi del 31 ottobre è la pumpkin cake, ossia la torta di zucca. Si tratta di un guscio di pasta frolla riempito con crema di zucca aromatizzata alla cannella.
Invece, per il giorno dei defunti nel nostro Paese è tradizione preparare dolci a base di frutta secca. Fra i più tipici ci sono le ossa dei morti o le fave dei morti, ossia dei biscotti la cui forma richiama delle ossa o delle fave. Le fave, da sempre, sono correlate al mondo dei trapassati.
Arancione o nero?
I colori più rappresentativi dell’ultimo giorno di ottobre sono l’arancione ed il nero. L’arancio richiama le tonalità delle foglie d’autunno ma anche le zucche.
In origine però ad Halloween si intagliavano non zucche ma rape. Soltanto nel XIX secolo, gli emigrati irlandesi arrivarono negli Usa e non trovando un numero sufficiente di grandi rape pensò di ricorrere alle zucche. Le zucche svuotate e poi intagliate, in modo da disegnare bocca ed occhi, venivano trasformate in lanterna. La luce serviva a spaventare le anime dei trapassati e ad evitare che entrassero nelle case.
Le popolazioni celtiche credevano che il 31 ottobre venissero meno i confini fra il mondo dei vivi e dei morti e che questi ultimi cercassero di tornare sulla terra.
Invece, il nero è il colore della notte, della morte e, più in generale, del mistero. Sin dal medioevo, i gatti neri sono stati associati alla stregoneria e al maleficio. Non a caso, anche nell’iconografia classica maghi e streghe sono indossano sempre vestiti neri.