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Arsenio Frugoni e quella storia inedita della pittura italiana

Arsenio Frugoni e quella storia inedita della pittura italiana
Le conferenze del grande storico ritrovate dalla figlia Chiara diventano un monumentale volume illustrato da lei introdotto e curato da Saverio Lomartire. L’opera si rivela un lungo viaggio nella bellezza, dall’arte paleocristiana alle correnti pittoriche del secondo dopoguerra. E la prosa originalissima dell’autore ne fa – scrive Chiara Frugoni – “il romanzo della storia dell’arte”. 
“Arsenio Frugoni tra il 1943 e il 1946 scrisse un ciclo completo e molto impegnativo di sto­ria dell’arte… I testi e l’elen­co delle didascalie delle immagini proiettate si tradussero in minuscoli libretti, uno per con­ferenza, ciascuna corredata da una quarantina di immagini correlate a diapositive, pubblicati dalla Scuola Editrice di Brescia. Quest’opera sembrava scomparsa perché non ne è rimasta traccia nell’archivio della Scuola (devastato da un terribile bombardamento), né in alcuna bi­blioteca italiana. L’unica copia rimasta della sola parte cartacea era in casa, un cimelio custodito e insieme dimenticato. Scritte di getto, le quindici conferenze dedicate alla pittura italiana offrono citazioni seleziona­te e illuminanti; i giudizi non sono né scontati né banali, ma scaturiscono da personali medi­tazioni e apprezzamenti. Mio padre scrive con una prosa semplice e affascinante; gli aggettivi sorprendenti si rivelano sempre necessari. Con una frase spiega la sostanza di un’intera epo­ca, comunica di un’immagine l’essenziale, fa vibrare un’emozione. Descrive le immagini dal punto di vista stilistico ma è molto attento an­che alla personalità del pittore, alla sua vita, al suo carattere: quanto ad esempio poté incidere nell’espressione artistica la povertà, la sfortuna, un pessimismo o un ottimismo di fondo, l’indole più o meno morale del pittore. Questo libro non è un manuale di storia dell’ar­te e nemmeno una storia dell’arte raccontata come ha fatto Ernst Gombrich. È come se le im­magini fossero parole. Lo definirei: il romanzo della storia dell’arte”.
Così, Chiara Frugoni, a proposito del volume nato dagli scritti paterni ritrovati ora in libreria con i tipi dell’editrice Morcelliana (Arsenio FrugoniStoria della pittura d’Italia, pagg. 636, euro 48). Il libro costituisce un vero “viaggio nella bellezza” che dall’arte paleocristiana arriva alle correnti pittoriche attorno alla metà del nostro ‘900, dando conto dei Maestri che hanno reso grande il nostro Paese con capolavori straordinari. Dopo sguardi attenti sui primi secoli dell’era cristiana sino al periodo romanico, poi sul ‘400 nelle sue espressioni dalle Marche e dall’Umbria sino alla scuola emiliana, padovana, lombarda, veneziana, ecco dunque Leonardo e i leonardeschi settentrionali, Raffaello e la scuola raffaellesca, Michelangelo, i michelangioleschi e il Correggio, poi la grande Scuola veneziana del ‘500, i maggiori autori del ‘600 e del ‘700, del periodo del Neoclassicismo, poi dell’ ‘800 del ‘900. L’opera – unica nel suo genere, per l’originalissima esposizione accessibile ad un vasto pubblico, per la competenza, ma anche per le intuizioni lungimiranti dell’autore – è corredata da quasi un migliaio di immagini a colori. Insomma un capolavoro ritrovato, scritto da un giovane docente dall’innata predilezione per l’espressione artistica, che lo condusse anche ad avvicinarsi ad alcuni artisti a lui contemporanei, come fa notare Saverio Lomartire nel saggio che apre queste pagine. Un insegnante avviato ad una brillante carriera di storico capace di scrivere a Morandi e Soffici – che non conosceva di persona e non ancora così famosi- se potevano spedirgli un disegno gratis, poi di riceverlo, di ringraziarli, ma aggiungendo che non lo riteneva sufficientemente rappresentativo della loro “cifra”. Onestà intellettuale e indipendenza di giudizio di un autore – merce oggi difficile da trovare- non oscurate nemmeno dalla gratitudine.
Arsenio Frugoni, Storia della pittura d’ItaliaIntroduzione di Chiara Frugoni, a cura di Saverio Lomartire, pagg. 636, euro 48, Morcelliana
Arsenio Frugoni (1914-1970), tra maggio­ri storici del’900, ha insegnato Storia medievale alla Normale di Pisa e all’Uni­versità di Roma. I suoi studi si concentrano su problemi di storia della Chiesa, dal Medioevo alla Controriforma. Ha curato la pubblicazio­ne di carteggi umanistici, fornendo contributi eruditi sul Rinascimento. Tra i suoi i saggi ricordiamo: Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII (1954, poi Einaudi, 1989); Incontri nel Medioevo (il Mulino, 1979); Storia di un giorno in una città medievale (con la figlia, Chiara Fru­goni, Laterza, 1998), Incontri tra Medioevo e Ri­nascimento (Scholé, 2018); La storia, coscienza di civiltà (Scholé, 2020).

Chiara Frugoni ha insegnato Storia medieva­le nelle università di Pisa, Roma Tor Vergata e Parigi X. Il suo metodo nell’occuparsi di storia è sempre stato quello di unire testi e immagini, considerandoli fonti di pari dignità. Si è occupata soprattutto della figura di san Francesco e di vari argomenti attinenti alla vita medievale.

Saverio Lomartire insegna Storia dell’Arte me­dievale all’Università del Piemonte Orientale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti all’archi­tettura, alla scultura, alla pittura, ,all’epigrafia medievale. Tra i suoi studi si possono ricordano quelli dedicati alla pittura, alla scultura e all’ architettura altomedievale e romanica, all’oreficeria, al proble­ma delle corporazioni di architetti e scultori nel medioevo italiano ed europeo.

  

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