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Mattia Del Forno (La Scelta): “Bisogna trovare delle soluzioni per i lavoratori dello spettacolo”

“Viviamo un periodo difficile anche nei sentimenti, ma c’è la speranza nel potersi ritrovare”

“Il brano ha un sapore malinconico perchè parla di un addio, un addio visto come ultimo ballo, vissuto con passione, come il tango stesso poi è, però come tanti brani de “La Scelta” cerchiamo di dare un risvolto positivo sul finale, di fiducia nel futuro, per poter ricominciare un qualcosa di bello dopo la fine”.

Mattia Del Forno, cantante della band romana “La Scelta” presenta in un’intervista video al giornale online “laNotifica.it” il nuovo singolo “Ultimo Tango”, uscito il 2 Ottobre:  

“Probabilmente – racconta il cantante – anche in questo periodo storico, la percezione dell’amore è una percezione che in teoria dovrebbe riavvicinare quindi c’è questa voglia, questa speranza nel potersi ritrovare, dopo un periodo difficile anche nei sentimenti. Nell’amore si può trovare sempre la forza giusta”.

“La Scelta” in questi anni ha prodotto soprattutto musica, vicino al sociale. Si dice che l’offerta musicale, data oggi ai ragazzi – ad esempio la musica trap – sia fortemente diseducativa. A questa affermazione Mattia Del Forno risponde: “messaggi diseducativi ne trovo tanti nel quotidiano in diversi settori, non soltanto nella musica. Io sono sempre per la ricerca di qualcosa che faccia aprire la mente, che abbia questo sfondo di positività, che lasci anche quella curiosità dentro di noi, una capacità che i bambini hanno di natura. Ognuno decide poi cosa seguire e cosa insegnare ai nostri figli e cosa lasciare soprattutto ai nostri ascoltatori attraverso le nostre canzoni”.

Sul fenomeno dei talent, che si è riversato anche nel Festival di Sanremo e alla polemica che si ripete ogni anno sui partecipanti, spesso star dei social, troppo poco meritevoli di essere sul palco del festival della musica italiana per eccellenza, Del Forno che ha partecipato con la sua band nel 2008 al Festival di Sanremo con il brano “Il nostro tempo” dichiara: “Ci sono tante realtà che vengono dai talent che sono realtà valide. E’ vero che negli anni ci sono state delle edizioni in cui c’è stato qualche conflitto di interesse. Noi quando partecipammo al festival nel 2008 venivamo da un contesto indipendente e piacque la canzone. Io mi auguro che al di là di tutto ci siano le canzoni al centro, anche se oggi vale forse più il personaggio che il messaggio musicale”.

Infine all’ultima domanda sull’invito all’unità al mondo dello spettacolo da parte di Franceschini il cantante dice: Franceschini fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro. La nostra categoria è un po’ invisibile e adesso ce ne accorgiamo di più. Come puoi dire ad un artista che sta vivendo un periodo così difficile di poter fare squadra? Io penso che invece loro – i politici – si dovrebbero fare tante domande. Inoltre con i dati alla mano, si è dimostrato che nei teatri, nei cinema, i contagi non ci sono stati, sono stati pochissimi. Fondamentalmente io li ritengo luoghi più sicuri, rispetto a tanti altri. Ci sono persone in lockdown da marzo”.

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