Editoriali

La “Marcia Verde” una tappa storica del legame del Marocco con le proprie provincie meridionali

All’alba del 6 novembre 1975, un corteo di 350.000 marocchini si ritrovò nel deserto sahariano per una marcia che durò diversi giorni. Il Sovrano Hassan II intendeva liberare il Sahara marocchino dalla presenza spagnola, come aveva promesso a suo padre, all’indomani dell’Indipendenza del Marocco. Un atto pacifico e civile che voleva dimostrare la piena sovranità di uno Stato su di una regione da sempre facente parte del Regno del Marocco. 
Oggi il Marocco e il suo sovrano non solo correttamente si trovano a riaffermare i principi che portarono alla decisione pacifica del compianto Re Hassan II ma anzi attraverso un intelligente progetto di regionalizzazione vogliono fare dell’intero Regno un zona di sviluppo e progresso per tutta la regione del Nord Africa.

L anno in corso , anche se contraddistinto  dalla pandemia e dalla crisi sociale a cui il Marocco è riuscito a fare fronte , ha permesso di portare alcune significative conquiste nel processo di riaffermare la legittimata giuridica del Marocco sulle proprie provincie meridionali. Infatti, numerose nazioni africane e da ultime il primo paese arabo , gli Emirati Arabi Uniti, hanno deciso di aprire nelle principali città delle provincie meridionali del Regno alcuni consolati di carriera. Testimonianza che i sostenitori delle forze separatiste stanno lentamente perdendo la propria forza. 

Le provincie meridionali del Marocco non solo hanno la piena leggittimità storica ad essere parti integranti del Regno ma, hanno proprio nel legame con la monarchia il loro ruolo centrale. Infatti, le principali fondatori delle dinastie che hanno regnato e regnano sul Marocco hanno origine nel sud del Paese. Un legame talmente forte che Sua Maestà Mohammed VI con il piano di regionalizzazione ed autonomia , recentemente sostenuto in sede ONU, anche dagli Stati Uniti d’America hanno sempre dimostrato attenzione per queste parti del Paese.

L’autonomia delle regioni meridionali che, come dicevamo ha ricevuto apprezzamenti, anche dalle Nazioni Uniti e in particolare dalla delegazione americana , si inquadra in uno sforzo di proporzioni enormi per fare di queste terre il ponte naturale da un lato con l’Africa centrale e dall’altro con il mondo arabo e quello mediterraneo senso lato.  
In un certo senso oggi il Marocco , si trova ad affrontare una nuova “Marcia Verde” o meglio a rendere attuali lo spirito di quella grade mobilitazione pacifica . Ognuno di noi, ogni persona , non solo marocchina, deve impegnarsi se ama il Marocco ad attuare una Marcia Verde a fianco di Sua Maestà e del popolo del Marocco. Il Regno oggi ha bisogno di amici , ha bisogno di una grande rete di amici e sostenitori per promuovere gli sforzi di Sua Maesta , nella riaffermazione dei principi dell’unità nazionale del Regno, nel sostenere il Marocco nel processo autonomistico che significa innanzitutto anche promozione della cultura marocchina sarahaoui.  Vuole dire sostere una Nazione che promuove la pace e il dialogo, come dimostrano i riconoscimenti delle Nazioni Unite per la stabilità della Libia, nella lotta al terrorismo internazionale , nella promozione dei veri fondamenti dell’Islam . Ecco la nuova “Marcia Verde” che dobbia fare , partendo dallo spirito civile e popolae del 1975 e aggiornarlo alle sfide di oggi.

Il Marocco non ha mai, nella sua storia, occupato territori non suoi, a sempre puntato alla collaborazione interaraba e interafricana . Ora però è il momento anche per le Regioni italiani e per la politica del nostro paese, smetterla con gli orpelli della “guerra fredda”    riflettere sull’importanza dell’unità nazionale marocchina. Difendere l’unità nazionale del Marocco, appoggiare nel suo progetto di “ammodernare nella tradizione” lo Stato marocchino significa appoggiare la Pace, il progresso e lo sviluppo non solo del popolo marocchino ma anche di tutta la regione. L’Italia deve fare una chiara scelta di campo e dare il suo pieno appoggio a S. M. Mohamed VI incrementato la cooperazione internazionale, lo sviluppo economico di questo Paese e sostenere la piena sovranità nazionale nel Marocco nelle sedi internazionali. Difendere l’unità nazionale del Marocco, vuole dire riaffermare i valori pacifici che furono alla base della “Marcia Verde”, difendere la stabilità di una Nazione, pacifica, aperta e pluralista.

Marco Baratto

Forum Lombardia Marocco

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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