COVID-19 e salute mentale: il punto sulla situazione e risorse utili per i soggetti in difficoltà
La pandemia causata dal nuovo Coronavirus ha sconvolto le vite di tutti noi, obbligando a innumerevoli sacrifici e costringendo al confronto con nuove paure.
L’impatto del COVID-19 non riguarda solo il mondo produttivo o la salute fisica dei cittadini, ma anche quella mentale. Nel corso del lockdown dei mesi primaverili, complice il mix di stimoli negativi legati a paura della malattia, isolamento e conseguenze della crisi economica, molti hanno dovuto fare i conti con un deterioramento della propria condizione psicologica.
In vista delle nuove restrizioni e delle difficoltà che ci attendono per i prossimi mesi, quando la seconda ondata di contagi dovrebbe raggiungere il suo picco, in questo articolo facciamo il punto sulla situazione odierna, fornendo una serie di utili risorse per i residenti nella città di Roma e provincia.
COVID-19 e problemi psicologici: cosa ci dicono i primi studi?
Sono ancora pochi gli studi definitivi e oggetto di pubblicazione che hanno tentato di indagare il rapporto tra COVID-19 e salute mentale nella popolazione italiana, ma le prime osservazioni e i primi dati diffusi dipingono uno scenario di notevole disagio, come da attese.
In una ricerca scaturita dalla collaborazione di un team dell’Università di Tor Vergata di Roma e dell’Università dell’Aquila, al momento pubblicata solamente sulla piattaforma “preprint” MedRvix, è stato intervistato un campione costituito da 18.147 individui, comprendente donne e uomini residenti nel nord, nel centro e nel sud Italia, con diversi livelli di educazione e varie tipologie di occupazione, più o meno toccati dalle misure restrittive del lockdown primaverile, in particolare in relazione all’attività lavorativa.
Nel corso dello studio, finalizzato ad analizzare gli eventuali segni di stress post traumatico nella popolazione italiana, una quota superiore all’83% del campione ha lamentato sintomi riconducibili ad un aumentato stato di ansia, mentre il 65% dei soggetti intervistati ha riferito uno stato d’animo depresso. Notevole anche la porzione di soggetti coinvolti interessati da problemi di insonnia (64%), da anedonia (59%) e da un diffuso senso di preoccupazione (52%).
Da non sottovalutare anche l’effetto dell’emergenza sanitaria, del lockdown e dell’interruzione della continuità scolastica sulla salute dei più piccoli. In un’indagine effettuata dall’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova su un campione di circa 6.800 genitori distribuiti su tutto il territorio nazionale, è emersa la comparsa di disturbi comportamentali e di “sintomi di regressione” nel 65% dei bambini con età inferiore a 6 anni e nel 71% dai bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Se nei più piccoli i sintomi osservati riguardano un incremento dell’irritabilità, dei disturbi d’ansia e del sonno, nelle fascia di età relativa all’adolescenza le problematiche principali avrebbero riguardato sintomi psicosomatici, difficoltà di addormentamento e di risveglio, nonché repentini cambi di umore.
Con l’arrivo dei mesi invernali e il nuovo acuirsi della pandemia, è probabile che le difficoltà osservate nella prima parte dell’anno tornino a manifestarsi, anche se naturalmente non è dato sapere con quale entità e con quali conseguenze.
Quali sono gli strumenti e i servizi ai quali è possibile rivolgersi nel caso in cui si dovesse avvertire il bisogno di un supporto psicologico? Scopriamolo insieme.
Supporto psicologico COVID-19 Roma e regione Lazio: le risorse utili
Le difficoltà legate all’emergenza COVID-19, siano esse scaturite dall’isolamento della quarantena, dalla preoccupazione per la propria salute o quella dei cari o dall’insorgere di difficoltà lavorative ed economiche possono esacerbare stati di sofferenza psicologica già preesistenti, portando alla comparsa di sintomi in precedenza sconosciuti.
In questi casi, può essere indicata la scelta di una consulenza psicologica e, eventualmente, quella di intraprendere un percorso di terapia indirizzato non alla riduzione dei sintomi sperimentati al momento, ma alla risoluzione della problematica esistente alla base. Rivolgersi ad uno psicologo per i disturbi d’ansia a Roma rappresenta l’approccio più indicato per intraprendere un cammino che consenta di comprendere la natura dei propri sintomi e il loro significato, nonché naturalmente le strategie utili per far fronte alle crisi e per superare una volta per tutte questo insidioso ostacolo.
Quando le preoccupazioni, lo stato depressivo, l’alterazione del ritmo sonno-veglia o le altre difficoltà sperimentate appaiono come sintomi del tutto inediti ed evidentemente legati alla situazione di stress vissuta a causa della pandemia, il supporto di psicologi e psicoterapeuti può comunque rappresentare un valido aiuto per far fronte al disagio attraversato.
La regione Lazio, già nel corso del primo lockdown, ha attivato una lunga serie di risorse per fornire tutto il supporto possibile ai cittadini di Roma e delle altre province regionali in forma gratuita.
La prima risorsa utile è rappresentata dal numero verde regionale 800 118 800, attivato appositamente per fornire indicazioni circa i servizi e gli strumenti di sostegno psicologico offerti nel Lazio.
Consultando la lista completa dei centri di sostegno psicologico per l’emergenza COVID-19 è possibile trovare informazioni relative ad ASL di riferimento, nome delle strutture, orari di apertura al pubblico e contatti (numeri di telefono e indirizzi email) di tutti i servizi attivati negli scorsi mesi per offrire supporto psicologico gratuito nel corso pandemia.
In osservanza dei regolamenti relativi alla riduzione delle occasioni di contatto e al distanziamento fisico, alcuni dei centri sopracitati effettuano anche servizi di consulenza psicologica telefonica, garantendo quindi la totale sicurezza e protezione dal contagio.