Editoriali

L’EUROPA SEGUA IL MODELLO MAROCCO PER LA FORMAZIONE DI IMAM E DI UN ISLAM RISPETTOSO E TOLLERANTE

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, nel corso del suo intervento al vertice tra Francia, Austria e Germania dedicato alla risposta europea al radicalismo islamico ha proposto, oltre a misure di ordine giuridico anche politiche attive in favore della tutela della libertà religiosa. In particolare, nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio Europeo si è posto la domanda su come si possa incoraggiare la formazione di imam in Europa.

In vista del consiglio europeo di venerdì prossimo mi sento di dare un contributo a questo quesito del Presidente del Consiglio europeo. Una risposta semplice, chiara che metto a disposizione di ogni forza politica italiana ed europea.

La risposta alla domanda su come incoraggiare la formazione di imam, predicatori e predicatrici si chiama Marocco. . Infatti, basterebbe guardare alle buone pratiche che da secoli sono patrimonio di questa nazione per trovare la soluzione al fenomeno del radicalismo religioso. Un fondamentalismo che nulla ha a che vedere con il vero messaggio di pace dell’islam.

Tra le nazioni che da sempre hanno trovato l’equilibro tra libertà di coscienza e sostegno al vero messaggio dell’Islam vi è appunto il Marocco. .

Negli ultimi anni, inoltre l’azione di Sua Maestà Mohammed VI, ha creato l’Istituto “Mohammed VI per la formazione di imam, predicatori e predicatrici. Un istituto che non solo contempla la formazione religiosa ma anche quella giuridica, culturale per coloro che operano fuori dai confini del Regno.  In questa scuola coloro che vogliono divenire imam, predicatori e predicatrici, trovano un ambiente accademico completo che permette loro di apprendere ed avere gli strumenti necessari per operare nel delicato ruolo di guide delle comunità islamiche.

Il “modello Marocco” potrebbe essere la risposta al quesito del Presidente del Consiglio Europeo , ma questo implica che i rapporti tra Europa e Marocco non sia solo nel campo economico ma anche in quello delle politiche religiose ache e soprattuto attraverso un’altra grande progetto di Sua Maestà Mohamed Vi il “Consiglio marocchino degli Ulema per l’Europa”

Il mio auspicio è che le forze politiche euopee affidino a questa istituzione marochina la gestione della formazione degli imam in Europa. Sarebbe la posizione migliore per conciliare il pieno riconscimento della libertà di coscienza e di culto con la cultura da sempre tollerante dell’islam sunnita di rito malikita del Marocco.

Il mio non è solo un auspico ma anche un appello perché non si perda questa grande occasione di creare veramente le basi per un islam in Europa . Un progetto che deve partire dal basso , attraverso la creazione di osservatori regionali, nazionali ed europei in grado di assicurare attraverso il dialogo privilegiato con il Marocco le basi giuridiche per un Islam in Europa

Marco Baratto

Forum Lombardia Marocco

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Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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