Comunicati Stampa

Prepensionamenti Unione Sarda e Nuova Sardegna: appello della Uilcom alla Commissione Lavoro della Camera

Ortega: “Se questo stallo dovesse protrarsi ancora si rischia di non risolvere il problema entro la fine dell’anno in corso”

Nuovo appello della Uilcom Sardegna a favore dei 16 lavoratori dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna che, fuoriusciti dalle rispettive aziende lo scorso gennaio in base alle ristrutturazioni aziendali previste dalla legge 160/2019, non hanno ancora percepito la pensione a distanza di quasi un anno dall’avvenuto prepensionamento.

Dopo la lettera aperta al presidente regionale dell’Inps, Alessandro Tombolini, rimasta senza risposta, il segretario Generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, ha chiesto il sostegno alla Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Debora Serracchiani, e alla deputata sarda Romina Mura, anch’essa membro della Commissione Lavoro della Camera per sensibilizzarle sulla ormai insostenibile situazione in cui versano le famiglie dei lavoratori (11 della Nuova Sardegna e 5 dell’Unione Sarda).

I lavoratori poligrafici, sono stati oggetto di un ordine del giorno approvato il 20 marzo 2019 – che vedeva tra i firmatari proprio la Serracchiani e la Mura – in cui – preso atto dello stato di crisi senza precedenti che da anni sta interessando l’intero comparto dell’editoria quotidiana – si consentiva a questa categoria di lavoratori di accedere al pensionamento anticipato con il vecchio requisito di anzianità contributiva, proprio per evitare ricadute traumatiche della crisi del settore che nuocerebbero gravemente a lavoratrici e lavoratori difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro. 

Nonostante questo importante provvedimento i lavoratori de L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna continuano a scontrarsi con le lungaggini della burocrazia”, scrive Ortega, ricordando alle due parlamentari la vicenda dei lavoratori.

Lo scorso gennaio, in seguito all’applicazione della legge n°160/2019 art.1 c.500, le due aziende editoriali sarde, come tante altre aziende del settore, hanno presentato i piani di riorganizzazione che il Ministero del Lavoro ha puntualmente accordato e decretato (la norma prevede di fatto l’uscita anticipata, con il prepensionamento, dei lavoratori in esubero interessati dai suddetti accordi, previe dimissioni e contestuale presentazione di domanda di pensione alle sedi INPS competenti).

A distanza di quasi un anno i lavoratori dell’Unione Sarda e de La Nuova Sardegna non hanno ancora percepito la pensione a causa del continuo rimbalzo di responsabilità tra Ministero del Lavoro e Direzione centrale dell’INPS – denuncia ancora una volta Ortega -: quest’ultima sostiene di non aver ricevuto il decreto con il relativo elenco dei lavoratori impattati al prepensionamento e pertanto si trova impossibilitato ad avviare il monitoraggio della spesa”.

Intanto la fine dell’anno si avvicina e con il passare del tempo aumenta anche la preoccupazione un quanto l’INPS ogni anno entro metà dicembre osserva la chiusura delle casse.

Da qui il nuovo appello alle esponenti della Commissione Lavoro. “Se questo stallo dovesse protrarsi ancora si rischia di non risolvere il problema entro la fine dell’anno in corso – conclude il segretario della Uilcom Sardegna -. Per questo motivo, facendo riferimento alla vostra precedente iniziativa parlamentare a favore di questi lavoratori, chiedo un vostro ulteriore intervento a sostegno delle famiglie dei poligrafici sardi, nella speranza che una Vostra interrogazione alle istituzioni competenti possa contribuire al riconoscimento del diritto alla pensione a questi lavoratori”.

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