Ancora un grave infortunio sul lavoro, purtroppo mortale ed ancora in un cantiere edile!
Un’altra croce che si aggiunge alla lunga lista dei caduti sul lavoro, un’altra morte bianca; a pochi giorni dalla tragedia di Iglesias, un’altra vittima, stavolta in un cantiere edile.
Un lavoratore edile recatosi a lavoro per guadagnarsi da vivere.
Siamo in una vera e propria situazione di emergenza.
In attesa di accertare eventuali responsabilità, guai parlare di fatalità!
qualunque sia la dinamica alla base dell’incidente o il ruolo della vittima all’interno dell’impresa, riteniamo sia inaccettabile assistere a questa strage quotidiana.
È invece necessario contrastare le cause che determinano questi eventi luttuosi.
La fretta di finire un lavoro, l’abbattimento dei costi per trarre il massimo profitto, non possono mettere a repentaglio la vita di tanti lavoratori la cui unica colpa è quella di cercare di guadagnarsi da vivere onestamente.
Crediamo che in una situazione grave come quella attuale sia sempre più stringente intervenire con misure formative straordinarie, sia sulla formazione dei lavoratori che su quella dei datori di lavoro. Così come occorre intensificare la vigilanza affinché si rafforzi la cultura della sicurezza.
Occorrono scelte politiche precise per poter intensificare i controlli, aumentando gli organici degli Uffici Ispettivi.
E’ ora di dire basta a questa mattanza!
Gianni Olla
