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Dolci regionali di Natale e le leggende della rocciata

I dolci regionali di Natale sono tutti deliziosi e ricchi di sapore. Gli ingredienti dei dolci regionali di Natale sono per lo più il miele, la frutta secca e le uova.

La rocciata Umbra e le leggende

La rocciata è un dolce del Natale umbro. E’ un grosso rotolo di pasta friabile ripieno di mele, frutta secca e zucchero.

Esistono numerose leggende su questo dolce rustico. Secondo alcuni, la sua ricetta sarebbe arrivata in Umbria nel corso del 1700 al seguito delle truppe austroungariche. A conferma della tesi ci sarebbe un vago legame con lo strudel.

Invece, un’altra storia si tratterebbe di una rielaborazione di una ricetta diffusa dai Longobardi durante la loro dominazione. Tutelata dal marchio Pat è la protagonista di una deliziosa sagra e si può preparare anche in versione salata.

I dolci regionali di Natale

Glassati, ripassati nel miele o nel vino cotto, i dolci natalizi italiani sono golosi ed elaborati.

Le strazzate sono i biscotti di Matera che si preparano durante il Natale. Preparate con cioccolato, mandorle e scorze di limone, le strazzate sono dolci secchi di forma irregolare ma particolarmente prelibati.

In Basilicata ma anche in Puglia, per le festività si friggono i calzoncelli con i ceci. Si tratta di triangoli di pasta fresca farciti con ceci lessati. Dopo averli frullati si aromatizzano con spezie, zucchero e miele. I calzoncelli si servono con una spolverata di zucchero a velo.

Un altro dolce pugliese tipico del Natale sono le cartellate. La leggenda vuole che una volta cotte assumano la forma delle fasce di Gesù Bambino.

Gli ingredienti della cartellate comprendono farina, zucchero e vino bianco. L’impasto tirato sottilmente viene modellato e poi fritto. Si completa passando le cartellate nel vino cotto o nel miele.

Invece, in Molise per tradizione si friggono i caragnoli, ottenuti grazie ad un particolare utensile. Tutelato come Prodotto agroalimentare tradizionale, Pat, sono strisce di pasta fresca di forma elicoidale. I caragnoli vengono fritti e poi passati nel miele.

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