Società

Abbadia San Salvatore accende in diretta streaming e televisiva il suo Natale di fuoco

la Città delle Fiaccole non rinuncia alla tradizione più bella

Il prossimo 24 dicembre a partire dalle ore 18, telecamere puntate in una piazza del Municipio insolitamente deserta per permettere a tutti di seguire la cerimonia di accensione a distanza

Abbadia San Salvatore (Monte Amiata – Siena) accende in diretta streaming e televisiva il suo Natale di fuoco: la Città delle Fiaccole non rinuncia alla tradizione più bella e costruisce un enorme “piazza virtuale” dove poter radunare tutti coloro che vorranno partecipare all’accensione dell’unica grande “Fiaccola” che illuminerà la notte della vigilia.

A partire dalle ore 18.00, sulla pagina FB “Abbadia Città delle Fiaccole”, sul sito Internet  www.cittadellefiaccole.it e in diretta televisiva sull’emittente televisiva NTI media partner dell’evento, inizierà il racconto della cerimonia di accensione.

Le telecamere saranno puntate in una piazza Grande straordinariamente deserta e silenziosa: qui, ad accendere la Fiaccola costruita in maniera collettiva dai fiaccolai del paese, saranno il sindaco Fabrizio Tondi, il vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza Stefano Manetti e tutti i capi fiaccola, testimoni e rappresentanti dell’intera popolazione badenga.

Sarà la luce di questo unico fuoco a squarciare il buio della piazza per celebrare un Natale davvero speciale che vede levarsi dal piccolo borgo dell’Amiata una preghiera universale in cui si sposano laicità e spiritualità e in cui si affida alla forza purificatrice del fuoco un simbolico messaggio di speranza, di pace e di unità.

Per seguire la diretta:

sul web:

pagina Facebook “Abbadia Città delle Fiaccole”

sito Internet  www.cittadellefiaccole.it

in tv: canale regionale NTI

LE FIACCOLE

Quella delle “Fiaccole” è una tradizione millenaria che gli abitanti di Abbadia San Salvatore si tramandano di generazione in generazione. Le “Fiaccole” sono tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che, costruite in ogni piazzetta del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia, quando vengono incendiate. Una lavorazione impegnativa che coinvolge tutta la comunità: per settimane i “fiaccolai” intrecciano tronchi seguendo particolari tecniche segrete.  Giorni di lavoro che culminano nella sera del 24 dicembre quando, finalmente, le “Fiaccole” si accendono seguendo una cerimonia ben precisa: dopo la “Benedizione del Fuoco” che segna l’inizio della festa, i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata per uno spettacolo di luce, carico di suggestione.

Sono “figli del fuoco” gli abitanti dell’Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Si estraeva cinabro da cui si ricavava mercurio nella grande miniera che oggi è diventata Museo. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d’amore. E’ infatti quella montagna amata, sentita come madre e come presenza sacra, che i badenghi onorano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.

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