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IN SARDEGNA NASCE “ARCHEOLOGIKA 2021 – UN’ISOLA DI STORIE ANTICHE”

CAGLIARI – “In questo scenario è fondamentale l’impegno comune delle istituzioni per studiare, tutelare, promuovere sempre di più l’inestimabile e immenso patrimonio archeologico dell’isola. Testimonianze millenarie di grande fascino in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo. Un tassello di questo percorso è la valorizzazione del complesso scultoreo di Mont’e Prama, a proposito del quale auspico di possa riprendere con rinnovato vigore il dialogo con Comune e Regione per l’istituzione della Fondazione”. “Archeologika 2021 – Un’isola di storie antiche”, progetto ideato dalla Regione Sardegna per promuovere a livello nazionale e internazionale l’immagine dell’isola e del suo immenso patrimonio archeologico nasce con la benedizione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.  L’obiettivo è quello di posizionare la Sardegna sul mercato turistico-culturale, in Italia e all’estero, per dodici mesi all’anno. E per raggiungere questo importante risultato la Regione ha schierato una batteria di testimonial e divulgatori di tutto rispetto, a partire da Mario Tozzi e Roberto Giacobbo. Due volti televisivi che hanno raccontato i segreti di un’isola antica e misteriosa con la passione e la consapevolezza di chi sa bene che “ciò che si può ammirare in altre parti del mondo, in Sardegna è avvenuto molto prima e con una suggestione, anche sotto il profilo archeologico, senza pari”. E ancora Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino che ha approvato un’iniziativa che non ha precedenti in Italia.  E ancora Vittorio Sgarbi e le attrici Geppi Cucciari e Isabel Russinova che nei loro interventi hanno ribadito come la cultura sarda sia forse oggi l’elemento di maggiore attrazione di una terra che vive di turismo estivo e di coste, per pochi mesi all’anno, pur avendo le carte in regola per competere sui mercati mondiali con la forza del proprio immenso patrimonio archeologico.

Per il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, “il tema della valorizzazione culturale è uno dei pilastri fondamentali delle mie dichiarazioni programmatiche, perciò, con il coinvolgimento delle università e delle sovrintendenze, intendo dare vita ad un grande piano archeologico della Sardegna, che possa promuovere, a livello nazionale e internazionale, l’immagine dell’Isola e del suo immenso patrimonio archeologico”. Dal suo canto l’Assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, ha lodato l’impegno di tutti nel realizzare un progetto così complesso e ha affermato: “ I Sardi devono prendere coscienza del valore storico-culturale della propria terra, che può contribuire anche allo spopolamento dell’interno dell’Isola e a creare occasioni per l’occupazione. Alla ripresa del mercato turistico, dopo la fine dell’emergenza sanitaria, l’archeologia dovrà essere un’offerta importante del sistema turistico sardo”. 

Archeologika dalla sua parte gode non solodel patrocinio del Mibact ma anche su proficua collaborazione con le Sovrintendenze archeologiche, le amministrazioni comunali interessate e il sistema delle imprese locali. Un progetto pensato e organizzato in modo di raggiungere e coinvolgere tour operator e giornalisti del settore Cultura nazionali e internazionali, attirandoli con la forza della storia, delle immagini e delle esperienze, mettendoli in contatto diretto con il sistema delle imprese turistiche, delle agenzie culturali e delle amministrazioni locali sarde.

L’evento di presentazione di Archeologika, trasmesso via streaming da quasi tutti i siti web delle testate giornalistiche della Sardegna, è solo la prima tappa di una campagna di avvicinamento agli eventi della tarda primavera, che – contando sul fatto che l’emergenza Covid dovrebbe essere in gran parte rientrata – prevedono importanti appuntamenti: un allestimento permanente presso la Fiera di Cagliari, dove si svolgerà anche un primo evento a carattere divulgativo, indirizzato soprattutto ai tour operator e ai giornalisti specializzati di tutto il mondo.

Parallelamente verranno attivati un sito web e una app dedicati, oltre che una massiccia campagna sui social network, che andrà avanti per l’intero inverno e per buona parte della primavera, sul mercato italiano e internazionale, con contenuti audio video a tema archeologico sottotitolati nelle lingue inglese, francese e tedesca.

I visitatori, in particolare, potranno ammirare la mostra-evento Nuragica, il primo format interattivo in Sardegna dedicato all’antica Civiltà dei Sardi. Si tratta di 60 minuti di visita guidata da archeologi e guide specializzate attraverso un percorso multisensoriale nella Civiltà Nuragica.  Non solo ci saranno tavole rotonde, dibattiti, confronti tra archeologi e studiosi di tutto il mondo, perché il patrimonio archeologico della Sardegna non appartiene solo all’isola ma a tutto il mondo. Infine, sempre in primavera, partiranno gli educational sui territori, con giornalisti italiani ed esteri, in numerosi siti archeologici, organizzati in collaborazione con il sistema delle imprese e delle amministrazioni locali, che saranno coinvolte in veste di protagonisti.

Sarà l’occasione per promuovere l’immenso archeologico dell’isola a livello nazionale ma soprattutto internazionale: la speranza è di offrire una vetrina che vada ben oltre l’Europa.

Del resto, l’Organizzazione mondiale del turismo, prima dello scoppio della pandemia, ha previsto che i servizi turistici legati al mondo della cultura avrebbero definito il nuovo scenario del turismo mondiale sempre più orientato ad un turismo culturale. Dalle città alle strade storiche, dagli eventi artistici alle esperienze di avvicinamento alle culture locali: a emergere era un inedito desiderio di autenticità.

La Sardegna si candida a essere una delle principali mete turistiche mondiali legate alla storia e all’archeologia.  Per questo l’evento promosso dalla Regione rappresenta una grande opportunità non solo dal punto di vista scientifico ma anche economico, con il rilancio di un settore che fa dei propri siti archeologici un’opportunità di sviluppo e di arricchimento sia economico che culturale.

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