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San Silvestro e le leggende dell’ultimo dell’anno

San Silvestro e le sue leggende. San Silvestro è il pontefice che ha dato il nome all’ultima notte dell’anno è protagonista di molte storie suggestive.

San Silvestro e l’Imperatore Costantino

La leggenda racconta che l’Imperatore Costantino avesse contratto la lebbre e che stesse molto male. Tutti i medici interpellati non erano riusciti a guarirlo e l’Imperatore sembrava destinato ad una triste fine. Un giorno, arriva alla corte di Costantino, il futuro papa Silvestro che lo induce a convertirsi e a battezzarsi. Subito dopo aver ricevuto il battesimo Costantino guarisce completamente. Per ricompensare il suo benefattore si impegna nella difesa dei cristiani.

Nel 313 d.C. emana l’editto di Milano col quale sancisce la libertà per i cristiani di poter liberamente seguire la loro religione.

San Silvestro sconfigge il drago

Il pontefice è protagonista di due leggende nelle quali riesce a sconfiggere un terribile drago.

La prima è ambientata a Poggio Catino, in provincia di Rieti, dove in una grotta si era nascosto un drago. Gli abitanti, non riuscendo a liberarsene, avevano chiesto l’intervento del santo.

Silvestro, dopo aver disceso 365 gradini ed esser arrivato davanti al feroce animale lo tramortì soltanto facendo il segno della croce.

Invece, una seconda storia racconta che nei pressi del Palatino ci fosse un antro dove trovava riparo un drago. L’animale rendeva quei luoghi inospitali ed aveva ucciso un gran numero di persone. Per sconfiggerlo si erano messi in campo diversi stratagemmi ma nessuno era andato a buon fine. Si decise di chiedere l’aiuto di Silvestro, colui che già una volta aveva battuto un drago.

Il pontefice si recò dall’animale e dopo avergli mostrato la croce riuscì a mettergli al collo un filo di lana. Silvestro condusse il drago fuori dalla caverna dove poi fu ucciso. In ricordo di questo avvenimento e per ringraziare la protezione divina, il papa chiese che venisse costruita una chiesa intitolata a santa Maria Liberatrice.

Papa Silvestro, eletto sul soglio pontificio nel 313, è protettore dei muratori. Il suo pontificato finisce alla sua morte, avvenuta nel 335. E’ ricordato per aver dato un forte impulso all’edificazione di luoghi di culto e per aver partecipato al concilio di Nicea del 335 d.C. Tale concilio ha stabilito la definitiva condanna dell’arianesimo e norme specifiche sui chierici.

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