David Herbert Lawrence: un secolo di Mare e Sardegna
Era il gennaio 1821 quello raccontato nell’incantevole diario di viaggio di David Herbert Lawrence.
Lawrence e Frieda, la moglie, Queen Bee (Ape Regina), da Taormina verso Cagliari e poi dalla città al centro dell’Isola sul treno a vapore. Una narrazione dell’Isola come nessuno mai aveva datto prima, è quella di Sea and Sardinia. Cagliari, Mandas, Sorgono, Nuoro: un secolo fa visti dagli occhi di un inglese amante dei viaggi e delle scoperte.
Mare e Sardegna: storia di un diario di viaggio
Un diario di viaggio speciale quella dello pubblicato tra ottobre e novembre 1921 su The Dial. In realtà la prima guida turistica dedicata all’isola di Sardegna. Sempre nel 1821 il testo viene pubblicato in America da Thomas Seltzer con illustraizoni di Jan Juta. Mentre la prima edizione inglese è datata aprile 1923 ed è pubblicata da Martin Secker.
David Herbert Lawrence: lo scrittore gentiluomo
E’ uno scrittore gentiluomo, curioso ed avventuriero David Herbert Lawrence nato a Eastwood. Un viaggio differente quello pensato verso l’isola e così è. Lawrence in quegli anni è lo scrittore più discusso d’Europa. Infatti, scrive romanzi quasi erotici, differenti, e persino un pò scabrosi. Suoi sono: La ragazza perduta, L’Amante di Lady Chatterly, Donne Innamorate, l’Arcobaleno. Testi sensuali ed a tratti dolci, oggi persino romantici. Lo scrittore però ha amato viaggiare e lo ha fatto con una passione travolgente: lo si capisce benissimo leggendo Sea and Sardinia.
Mare e Sardegna: un diario di 9 giorni di viaggio
E’ il 1921, è gennaio. Clima mite nell’Isola lontana dalla Bell’Epoque europea, fuori dallo spazio e dal tempo, selvaggia, indomita, colorata e inconquistabile. Lo sottolinea spesso il gentleman inglese nei suoi racconti. Da Cagliari a Olbia attraversando il cuore dell’Isola: un viaggio a ritmo lento con il treno a carbone.
Cagliari è raccontata come città desolata, bianca e simile a Gerusalemme per le tante chiese che la caratterizzano, un luogo dove le donne sono vivaci e spavalde. Non timide e nemmeno silenzione e meste come invece lo erano da altre parti.
“Sono divertenti queste ragazze, donne e contadine: così vivaci e spavalde. Le loro schiene sono dritte come piccoli muri e le sopracciglia decise e ben disegnate. Stanno sul chi vive in modo divertente. Come uccelli vivaci e svegli, sfrecciano per le strade, e ti rendi conto che ti darebbero un colpo in testa con la stessa facilità con cui ti guarderebbero. La tenerezza, grazie al cielo, non sembra essere una qualità sarda. Queste donne devono badare a se stesse, tenere la schiena dritta e i pugni duri”.
Cagliari la descrive comunque elegante: via Roma, il Bastione, il Castello, il Mercaro Vecchio, il Largo, un dipinto dell’altro secolo, ormai. Particolare degno di nota sono i garzoni ed i piccioccus de crobi, che lo scrittore nota solo in città. Orfani e ragazzi poveri che con cesti e cestini consegnano di tutto per qualche spicciolo. Un viaggio dentro una Cagliari ormai scomparsa insieme a Lawrence e Queen Bee. Dettagli potenti ed importanti che sembra sentire il profumo del pesce appena pescato o l’odore robusto del pecorino.
E poi il viaggio verso quell’interno della Sardegna di certo non conosciuto agli inglesi. Anche qui tanti profumi, odori, rumori e tradizioni. Un’isola che non c’era diventata grazie a D.H.Lawrence meta di viaggio di curiosi.