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Il Gruppo Chiesi firma accordo integrativo all’avanguardia sui diritti dei lavoratori

Parma, 18 gennaio 2021 – Chiesi Farmaceutici S.p.A., gruppo farmaceutico internazionale focalizzato sulla ricerca (Gruppo Chiesi), e le Organizzazioni Sindacali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL di Parma annunciano di avere firmato in data odierna il nuovo contratto integrativo aziendale.

“Il contratto integrativo è stato rinnovato in una situazione anomala dovuta alla pandemia in corso” ha commentato Ugo Di Francesco, CEO del Gruppo Chiesi. “Sia la parte normativa che economica testimoniano, ancora una volta, la volontà di considerare le Relazioni Industriali in Chiesi come prioritarie, uscendone ancor più rafforzate. Abbiamo voluto fare qualcosa di distintivo per noi, per i nostri dipendenti e per la comunità in cui viviamo. Abbiamo intrapreso un percorso che ci ha spostato dalla mera contrattazione economica, al voler fare la differenza a livello qualitativo nella vita dei nostri dipendenti”.

“Il rinnovo contrattuale è stato ratificato all’unanimità dai lavoratori in assemblea e questo rappresenta la chiara espressione di un importante valore aggiunto non solo per le maestranze ma per tutto il territorio”, dichiarano Marco Todeschi, Germano Giraud, Sarah Leonelli di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL provinciali unitamente ai rappresentanti sindacali. “È la conclusione di un percorso democratico portato avanti negli ultimi mesi dove la solidarietà, il sostegno alla genitorialità ed alle fragilità sono messi in forte evidenza realizzando un modello trasversale, qualitativo e multidimensionale che ci rende particolarmente orgogliosi. L’accordo è importante in modo particolare in questo momento storico ed è un punto di riferimento per i lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie”.

Il contratto, della durata di tre anni e che integra il CCNL Chimico Farmaceutico, sarà applicato a tutti gli oltre 2000 dipendenti di Chiesi Farmaceutici S.p.A. e della neocostituita società Chiesi Italia S.p.A.

Realizzato completamente con incontri in videoconferenza per effetto della pandemia in corso, rappresenta un segnale positivo in tema di Relazioni Industriali, e non solo a livello territoriale.

L’accordo è teso ad offrire ai dipendenti opportunità di miglioramento generale del tenore di vita familiare e rappresenta un segnale concreto di vicinanza alla comunità e di rispetto per le tematiche ambientali, nel segno dell’impegno di Chiesi in qualità di azienda certificata B Corp.

Di particolare rilievo i contenuti a sostegno della genitorialità e delle fragilità, così come i riferimenti sul welfare, e la valorizzazione degli aspetti collegati alla produttività.

Sono numerosi i capitoli che compongono l’accordo. Tra i più importanti ed innovativi si evidenziano:

Due importanti capitoli riflettono la grande attenzione agli aspetti di carattere sociale: un percorso di prevenzione e contrasto alle violenze di genere che prevede, tra le altre cose, anche il coinvolgimento di associazioni territoriali che affrontano quotidianamente questo tema, e il Volontariato e contributo alla comunità con laprevisione di ore di permesso aggiuntivo per attività prestate con associazioni del territorio a favore di progettualità mirate a contrastare la povertà, sostenere le categorie vulnerabili, promuovere la multiculturalità e proteggere l’ambiente.

Particolare attenzione è stata dedicata agli informatori scientifici e alla valorizzazione del loro ruolo che ha visto una riconsiderazione della indennità di mansione, come pure ai lavoratori impegnati nei reparti produttivi per i quali, tra le altre cose, è stata prevista una specifica indennità di vestizione e il diritto di uscita dal turno notturno al raggiungimento del 60esimo anno di età, mantenendo inalterato il corrispettivo economico.

Quanto al premio di partecipazione, viene riconosciuto un aumento significativo nell’arco di vigenza contrattuale e di un ulteriore percentuale qualora il dipendente opti per la conversione in flexible benefits, peraltro ulteriormente incrementati come disponibilità individuale per tutti i dipendenti.

È stato, inoltre, avviato un percorso di eliminazione delle timbrature da gennaio 2021, che ben si integra con le politiche di smart-working sviluppate dall’azienda, che valorizza la fiducia tra tutti i collaboratori e fa leva sul senso di responsabilità individuale.

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