Governo, gli avvocati romani: “Ora riforme condivise”
“L’auspicio degli avvocati, romani e non solo, è che nel ruolo di Guardasigilli il nuovo governo proponga un nome autorevole e che finalmente si possa inaugurare una stagione di riforme condivise con tutti gli attori della Giustizia”.
Così Antonino Galletti, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il più grande d’Italia, commentando l’incarico affidato dal Capo dello Stato a Mario Draghi.
“Come abbiamo visto – prosegue Galletti – il tema della Giustizia è stato divisivo al punto da provocare la caduta del Governo Conte bis e rendere impraticabile la via del Conte ter. Sarebbe auspicabile a questo punto ritrovare la strada del dialogo attraverso la scelta di una figura tecnica autorevole e unanimemente rispettata, che sappia trovare una sintesi fra le varie anime del Paese”.
Secondo il Presidente del COA Roma infatti “il punto di incontro può essere la consapevolezza condivisa della necessità ineludibile di incamminarsi spediti sulla via di una riforma organica della Giustizia. Viceversa, procedere a colpi di decreti inaudita altera parte, imponendo la propria visione agli altri, non produce i risultati sperati. Penso a temi come la riforma della prescrizione, ad esempio”.
“Ci vuole invece un’impostazione che restituisca pari dignità a tutti gli attori del processo e finalmente si spinga fino all’inserimento della figura dell’Avvocato in Costituzione, argomento da anni dibattuto ma mai seriamente affrontato – conclude l’Avvocato Galletti – Giustizia però non vuol dire solo garantire la punizione dell’eventuale colpevole, ma parimenti la difesa dei diritti del cittadino, fin troppo spesso inerme – come nel Castello di Kafka – di fronte all’immane macchina dell’amministrazione giudiziaria”.