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Chiacchiere di Carnevale Una antica leggenda

Le chiacchiere di Carnevale hanno una antica leggenda. Secondo la leggenda delle chiacchiere di Carnevale questo fritto si deve alla regina Margherita di Savoia.

La leggenda delle chiacchiere


Le chiacchiere sono fra i dolci carnevaleschi più conosciuti. Il loro nome varia secondo la zona d’Italia; possono essere galani, lattughe, bugie, crostoli e frappe. Questo è soltanto una minima parte del lungo elenco di nomi regionali.

La leggenda vuole che siano state per la prima volta preparate in onore della Regina Margherita di Savoia, moglie di Umberto I.

Un giorno, mentre la sovrana si trovava in compagnia di alcuni ospiti pensò di far allestire un piccolo rinfresco. Si recò allora da Raffaele Esposito, cuoco di corte, e gli chiese di preparare un dolce veloce da poter servire immediatamente. Il cuoco mise a punto un dolce friabile da cucinare in poco tempo e che potesse esser gustato le riunioni mondane. Quando la regina ed i suoi ospiti assaggiarono questi dolcetti furono entusiasti.

Erano nato le chiacchiere, chiamate così perché si gustavano fra una chiacchiera e l’altra.

Le origini delle chiacchiere carnevalesche

E’ possibile che le origini delle chiacchiere siano più remote.

Già nell’antica Roma, durante i festeggiamenti di febbraio era tradizione gustare delle frittelle dolci, le frictilia. Le frictilia, proprio come le chiacchiere, erano a base di farina, zucchero ed uova e venivano fritte nello strutto.

Non esiste una ricetta codificata delle bugie di Carnevale. Le varianti sono infinite e cambiano da famiglia a famiglia. In alcune versioni è presente la grappa, in altre la scorza di limone o la vanillina.

La consuetudine di friggere nel grasso animale si deve al fatto che fra gennaio e febbraio solitamente si macellavano i suini. La difficoltà nel conservare a lungo lo strutto, soprattutto durante i mesi caldi, imponeva di consumarlo in breve tempo. Inoltre, il mercoledì seguente al martedì grasso inizia la Quaresima durante la quale si mangia di magro.

Proprio in previsione di un lungo periodo di dieta controllata, a Carnevale sin dai tempi più remoti si gustano pietanze prelibate. Oltre ai fritti, durante i giorni più spensierati dell’anno non possono mancare i piatti a base di carne di maiale e legumi, polpette e polenta.

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