Italia

Polizia Penitenziaria: continua la mobilitazione

Il concorso per l’arruolamento di 754 allievi agenti di Polizia Penitenziaria bandito lo scorso marzo 2019 è ancora al centro di numerosi dibattiti e, i giovani ragazzi che hanno svolto la prova pre-selettiva riportando degli ottimi punteggi, sono ancora costretti a sollecitare le autorità politiche affinché venga data anche a loro la possibilità di accedere alle successive prove.

Continua, quindi, la loro mobilitazione anche in vista della formazione del nuovo Governo affinché si possa arrivare ad uno scorrimento della graduatoria che, al momento sembra l’unica soluzione plausibile per assicurare nuove risorse in tempi brevi al Corpo di Polizia Penitenziaria, sofferente da tempo della carenza di personale.

Questo, il loro comunicato allo scopo di coinvolgere le forze politiche e chiedere l’ausilio delle parti sindacali:

Con la presente

vogliamo richiamare l’attenzione del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del nuovo Ministro della Giustizia che si insedierà presto al Governo, anche attraverso le nostre interviste nelle redazioni delle reti Mediaset e Rai: Canale 5, Italia Uno, Rete 4, Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Premesso che, rientrando nella categoria degli ‘esclusi’ alle prove psico-fisiche attitudinali previste dal bando di concorso per l’arruolamento di 754 allievi agenti di Polizia Penitenziaria, continueremo a portare avanti il nostro impegno con azioni di sensibilizzazione di media, operatori della comunicazione e televisioni.

Vogliamo sottolineare il fatto che gli scorrimenti delle graduatorie sono al momento previste solo in forma ordinaria anche se con la Legge di Bilancio del 2021 sono previsti scorrimenti di graduatoria (ove sono ancora ‘incamerati’ giovani ragazzi con punteggi alti che non hanno avuto la possibilità di accedere alle prove successive) in forma straordinaria.

Questa previsione legislativa, però, è stata disattesa dal Governo e sopratutto dall’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che non ha manifestato interesse nei confronti del Corpo. Vista la grave carenza degli organici nella Polizia Penitenziaria, quindi, non crediamo sia necessario bandire nuovi concorsi, coì da dispendere ulteriori risorse economiche e allungando ulteriormente il tempo per le assunzioni, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria che vieta gli assembramenti per evitare il diffondersi del Covid-19. E’ necessario, quindi, attuare le assunzioni in tempi brevi attraverso le convocazioni straordinarie di quei ragazzi risultati idonei ai quiz del concorso indetto nel 2019 ma ancora in atto. Pertanto, confidiamo in un contatto politico non appena si sia formato il nuovo Governo e chiediamo a tutte le O.O.S.S. del Corpo di Polizia Penitenziaria la loro collaborazione e la condivisione sensibilizzando le autorità con lettere e comunicati stampa.

Idonei ai quiz Concorso 2019

Polizia Penitenziaria

Queste le parole dei candidati sperando che la loro voce possa arrivare a chi di competenza anche in virtù dell’attuale situazione sanitaria che non consente l’espletamento di nuovi concorsi.

Un nuovo bando comporterebbe ingenti oneri per le casse statali che potrebbero essere abbattuti utilizzando quei ragazzi già idonei alla prova scritta e pronti a sostenere le visite mediche.

Ferlita Domenico

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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