Soul: l’elogio ai piccoli piaceri della vita
I film di animazione sono sempre stati creati per un pubblico giovanissimo, per permettere loro attraverso storie che vedono come protagonisti personaggi di fantasia di comprendere i valori della vita.
Nel corso degli anni il cinema di animazione ha osato sfidare i propri limiti proponendo sempre più spesso pellicole molto più profonde e mature, talvolte addirittura troppo complicate per un bambino che potrebbe far fatica a non cogliere a pieno il messaggio racchiuso all’interno della storia.
La Disney ha ultimamente proposto titoli sempre più maturi, toccando tematiche che precedentemente potevano essere considerati veri e propri tabù come l’omosessualità o addirittura la morte (come si vede nel film Coco).
Anche la Pixar Animation Studios ha recentemente proposto titoli più corposi e ricchi a livello emotivo, soprattutto attraverso gli ultimi film come UP e Inside Out e all’ultimissimo titolo uscito sulla piattaforma Disney+ Soul.
Il protagonista è Joe, un appassionato di musica che aspira a intraprendere la carriera di musicista jazz all’interno di una band, ma che aspettando che questo sogno si avveri insegna musica alle scuole medie sentendosi insoddisfatto e non realizzato.
Un giorno, dopo aver finalmente ottenuto un ingaggio per essere il pianista della band in cui canta la famosa Dorothea Williams, Joe, distratto perchè preso dall’euforia, cade in un tombino aperto, ponendo quasi fine alla sua vita.
L’anima di Joe si ritrova in quello che viene definito “oltremondo”, ma capendo di essere arrivato alla fine della sua vita senza aver realizzato il suo sogno fugge ritrovandosi nell’ambiente opposto chiamato “antemondo”, un luogo abitato da giovanissime anime che si preparano ad iniziare la loro vita sulla Terra con l’aiuto di entità chiamate Jerry, che fanno loro da mentori.
A Joe, scambiato per un’anima dedita alla formazioni delle neonate anime viene affidata 22, una delle più anime più cocciute e ciniche che non è mai riuscita ad iniziare la sua vita nel mondo reale perchè non ha ancora trovato la cosiddetta “scintilla”. Joe e 22 fanno un patto, trovare la scintilla necessaria per andare sulla Terra per permettere a Joe di fare ritorno nel suo corpo e realizzare il suo sogno, ma qualcosa va storto e non solo 22 finisce nel corpo di Joe, che è in terapia intensiva in un ospedale, ma l’anima di Joe si ritrova incastrata nel corpo di un gatto presente nella stanza in cui il corpo si trova steso nel letto.
Dentro il corpo di Joe, 22 inizia finalmente a vivere scoprendo quella che è la bellezza dello stare in un corpo umano per potersi godere cose che nella sua versione da anima non può fare come mangiare di gusto una pizza, ballare o suonare. Joe, che segue 22 nel suo corpo sotto forma di gatto, si renderà conto di quante esperienze si è perso perchè troppo concentrato a cercare di realizzare il suo sogno.
Al termine, 22 troverà finalmente la tanto ricercata scintilla, e Joe deciderà di rimanere un’anima per sempre permettendo alla giovane di iniziare finalmente la sua avventura come persona umana. Vedendo il sacrificio del musicista, i Jerry decidono di dargli una seconda possibilità sulla Terra vedendo in che modo lui sia stato per 22 l’unico in grado di farle trovare una ragione di vita.
Non si sa cosa farà Joe dopo il suo ritorno in vita, è un’incognita, se si potesse puntare su piattaforme di scommesse online come Betway sarebbe interessante vedere cosa il pubblico pensi che farà Joe una volta tornato nel suo corpo.
Il film insegna a godersi la vita in tutti i suoi aspetti, facendo tesoro soprattutto alle piccole cose di ogni giorno, anche attraverso le parole che Dorothea Williams rivolge al protagonista:
Conosco una storia che parla di un pesce, che va da un pesce anziano e gli dice “Sto cercando quella cosa che tutti chiamano oceano”
“L’oceano?” risponde il pesce più vecchio “è quello in cui nuoti adesso” “Questo?” dice il giovane pesce “questa è acqua.. io invece cerco l’oceano”