Liceo Poerio: Pandemia e criminalità
il mondo della scuola in provincia di Foggia rilancia con nuove iniziative.
Enza Maria Caldarella, dirigente del Liceo “Poerio” di Foggia: “Il lavoro educativo è più che mai vivo e condiviso con i genitori, attori del processo insieme ai docenti della crescita dei ragazzi. Attraverso la Rete di scopo ‘Metodologia Pedagogia dei genitori – Con i nostri occhi’ il mondo della formazione e della cultura locale possono vantare la realizzazione di un’importante e innovativa iniziativa condotta da un gruppo di scuole e associazioni locali”.
Liceo Poerio: ecosistema scuola
La scuola come ecosistema che accompagna la crescita di una bambina o un bambino in tutto il suo percorso, consolidando il patto scuola-famiglia. Nonostante il confinamento dovuto alla pandemia, nella provincia di Foggia, il lavoro educativo è più che mai vivo e condiviso con i genitori, attori del processo insieme ai docenti.
E questo è sempre stato l’obiettivo della Rete di scopo “Metodologia Pedagogia dei genitori – Con i nostri occhi”, di cui il Liceo “Carolina Poerio” di Foggia è capofila.
“Le notizie di cronaca – dichiara Enza Maria Caldarella, dirigente dell’istituto – frequentemente, tratteggiano negativamente il nostro territorio e la realtà foggiana. Episodi di criminalità e di carenze dei servizi, collocano la nostra città tra le ultime nelle graduatorie nazionali sulla qualità della vita. Eppure il mondo della formazione e della cultura locale possono vantare la realizzazione di un’importante e innovativa iniziativa condotta da un gruppo di scuole e associazioni locali”.
Liceo Poerio: fare rete
La Rete territoriale, nata a novembre del 2019 con la sottoscrizione di un accordo tra scuole, associazioni (AlphaBeta Associazione, AMIC Associazione Maria Montessori in Capitanata, Louis Braille-Società Cooperativa Sociale Onlus, “I semi” APS), Dipartimento degli studi umanistici dell’Università di Foggia e patrocinata dall’Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia, ha infatti come proposito quello di realizzare una nuova alleanza scuola e famiglia, riconoscendo e valorizzando le reciproche competenze.
Il 3 marzo scorso, organizzato dal liceo “Poerio”, si è svolto in videoconferenza un incontro di coordinamento della Rete di scopo alla presenza dei referenti scientifici a livello nazionale, il professor Riziero Zucchi dell’Università di Torino e la professoressa Raffaella De Rosa dell’Intendenza scolastica di Bolzano.
“La straordinarietà del momento che stiamo vivendo – spiega Caldarella – ha fatto avvertire profondamente il bisogno di incontri e di relazioni, tant’è che la Rete, questo anno scolastico, ha raccolto nuove adesioni di istituti scolastici”.
Al Liceo Poerio, Istituto capofila, al IX Circolo “Manzoni-Montessori”, agli istituti comprensivi “Da Feltre-Zingarelli” e “Santa Chiara-Pascoli-Altamura” si sono aggiunti la scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”, l’Istituto comprensivo “De Amicis-Pio XII”, i licei “Volta” di Foggia e “Rosmini-Bonghi” di Lucera, la Società cooperativa sociale “Casa dei Bambini” a.r.l. onlus e la biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia.
Una diversa narrazione è possibile
Tutti questi attori condividono e realizzano il principio della scuola come ecosistema che si affida alle narrazioni, collegamento intergenerazionale tra le figure di adulti di riferimento. Esse fanno emergere la consapevolezza delle reciproche competenze educative: quelle dei genitori e quelle dei docenti, realizzando nell’incontro il patto scuola famiglia. Operatori e docenti formati incontrano nelle proprie sedi i genitori di alunni e utenti in età evolutiva e in ogni incontro esprimono la personale esperienza educativa con i figli su un tema relativo alla genitorialità. Tale strumento permette ai partecipanti di acquisire la consapevolezza delle competenze educative di genitori e di darne visibilità nel presentare il proprio figlio nel gruppo di narrazione, realizzando in modo concreto il patto scuola.
Tutto questo, come ha sottolineato il professor Zucchi, fa emergere nei genitori “sentimenti di speranza per il futuro e la crescita dei loro figli”, nonostante la situazione pandemica che coinvolge tutti.