Polizia Penitenziaria sotto organico
Ancora problematiche ruotano attorno agli istituti penitenziari italiani dovuti alla pandemia in corso che non solo ha rallentato le assunzioni nel Corpo di Polizia Penitenziaria ma si sono anche moltiplicati i contagi all’interno delle mura carcerarie causando un ulteriore disagio.
Sono ancora tanti i ragazzi “intrappolati” nella graduatoria dell’ultimo concorso pubblicato lo scorso marzo 2020 nonostante abbiano riportato dei punteggi alti e tanti sono gli emendamenti presentati vertenti sullo scorrimento della graduatoria che vengono prontamente rigettati dalle forze di maggioranza in sede di discussione.
Emergenza carceri: urgenza importante
Si è entrati in una vera e propria ‘guerra’ e, purtroppo le carceri sono diventati un teatro molto triste da vedere. Lo si intuisce anche dai molteplici contagi che avvengono all’interno degli istituti di pena: sono circa 704, di cui 655 poliziotti penitenziari stando a quanto denunciato dal sindacato Fp Cgil: “La Polizia Penitenziaria soffre di una pericolosa carenza di organico, non solo in relazione alla pianta organica ma soprattutto in previsione dei prossimi pensionamenti: servono almeno 7.500 nuove assunzioni nei prossimi due anni, pena la effettiva funzionalità del corpo”, spiega l’organizzazione sindacale lanciando anche un appello al neo ministro della Giustizia Marta Cartabia. “Non si può fronteggiare la pandemia – continua- solo chiedendo al personale di continuare a mettere a rischio la propria vita e aumentando continuamente i carichi di lavoro con richieste di prestazioni di lavoro straordinario massacranti e mal retribuite. È talmente poco il personale che, ad esempio, spesso i pochi presenti sono costretti a coprire due o più posti di servizio, così come nelle scorte siamo sottodimensionati. Per colmare la carenza organica nei prossimi due anni, considerato che andranno in pensione circa 2.500 poliziotti, servono almeno 7.500 assunzioni”.
Per questi motivi, servono ulteriori interventi a tutela della Polizia Penitenziaria sperando che il Ministro Cartabia possa prendere in seria considerazione la richiesta del sindacato nel prossimo Consiglio dei Ministri.
