Italia
Piemonte: No allo smantellamento contrasto al Gioco d’azzardo patologico
Legge per il Contrasto al Gioco dazzardo PatologicoLa maggioranza Cirio si prepara a smantellarla totalmenteIl NO delle realtà che da anni si battono contro la dipendenza da gioco dazzardo, il sovraindebitamento e le mafie La maggioranza in Consiglio Regionale del Piemonte accelera sulla modifica della legge 9/2016, approvata nella scorsa consiliatura allunanimità, per contrastare il Gioco dazzardo patologico.Nella riunione dei Capigruppo è stato stabilito di calendarizzare, mercoledì 14 aprile 2021, in Aula la discussione della proposta di legge, a prima firma Claudio Leone che, di fatto, smantella totalmente quella del 2016. La scelta della Capigruppo bypassa la discussione nelle commissioni e la porta direttamente in Consiglio. Un brutto segnale che ha come effetto diretto lesclusione dalle audizioni dei rappresentanti della società civile, assicurata dal Presidente del Consiglio Regionale Allasia, a seguito della mobilitazione del giugno 2020 in difesa degli effetti positivi dellimpianto normativo approvato solo 5 anni fa. Non tiene inoltre in alcun conto delle risultanze convergenti presentate in audizione con le Commissioni consiliari regionali nelle scorse settimane – di tutte le analisi scientifiche svolte con rigore e sulla base di dati oggettivi forniti dai Monopoli di Stato da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dellIstituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte, dellOsservatorio Epidemiologico delle Dipendenze del Piemonte, del Dipartimento Patologia delle dipendenze dellASL TO3 e dellOsservatorio del Mercato del Lavoro regionale, che dimostrano in modo inoppugnabile lefficacia preventiva e di contrasto della Legge, senza un significativo impatto sul versante occupazionale. Ancor peggio, liter di discussione in aula potrebbe vedere il contingentamento dei tempi, in modo da superare velocemente gli emendamenti che verranno probabilmente presentati. Unurgenza incomprensibile, in un periodo di emergenza sanitaria, che blocca le attività del parlamento piemontese fino allapprovazione della nuova proposta di legge. Continuiamo a opporci alla modifica perché riteniamo che quella in vigore sia una buona legge, capace, come ampiamente dimostrato, di produrre ottimi risultati, negli anni della sua applicazione, risultati che hanno portato il Piemonte allavanguardia in Italia sul fronte della riduzione della dipendenza dallazzardo. La modifica Leone è unabrogazione totale della 9/2016, nonostante essa abbia permesso di contrastare il gioco dazzardo patologico, il sovraindebitamento e il riciclaggio delle mafie nel settore. Azzerarla, in un momento di crisi economica, aumenterebbe esponenzialmente lofferta del gioco e la possibilità per i piemontesi di cadere nella falsa speranza di risolvere i problemi attraverso lazzardo.Lazione di smantellamento si fonda sulleliminazione della cosiddetta retroattività (lapplicazione del criterio delle distanze dai luoghi sensibili anche agli esercizi con licenze antecedenti la Legge, quasi tutti…) e sulle limitazioni di orario di funzionamento degli apparecchi automatici di gioco, disposte dai Comuni, asserendo che queste misure: 1. avvantaggerebbero il gioco illegale, gestito dalle organizzazioni mafiose2. avrebbero creato una crisi occupazionale nel settore del gioco in denaro. Elementi che, a nostro avviso, non trovano riscontro nei dati disponibili. Sul primo punto, infatti, non esistono evidenze scientifiche e/o giudiziarie che manifestino un effetto sostituzione da parte del crimine organizzato nel settore degli apparecchi automatici di gioco. Sul secondo punto, quello relativo agli ipotetici effetti nefasti sulloccupazione, sottolineiamo come la legge 9/2016 prevedesse congrui periodi di differimento di entrata in vigore del cosiddetto distanziometro: 1 anno e mezzo per bar e tabacchi,3 anni per le sale giochi con licenza antecedente il 1 gennaio 2014(addirittura) 5 anni, per quelle sale slot con licenza successiva a quella data. Termine questultimo che scade il prossimo mese. I dati dellOsservatorio del Mercato del Lavoro regionale presentati in audizione poche settimane orsono dimostrano la stabilità dei livelli occupazionali nel settore, sia per quanto riguarda gli esercizi generalisti (tabacchi, bar…) che per quanto riguarda gli esercizi dedicati in via esclusiva al gioco in denaro. Nonostante ciò, nella consapevolezza delle eventuali future ricadute occupazionali conseguenti allapplicazione completa dellattuale legge, chiediamo che si cerchino soluzioni virtuose, in linea con lart. 41 della Costituzione, dove si ribadisce che la libera iniziativa privata «non può svolgersi in contrasto con lutilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». Ricordiamo a questo riguardo che sono ora a disposizione ingenti risorse per il sostegno economico e di riconversione produttiva. Chiediamo quindi alla maggioranza del Governatore Alberto Cirio di non procedere con questopera di smantellamento della legge 9/2016, di mantenere le promesse fatte mesi fa e di ascoltare le ragioni delle realtà che da anni si battono contro il gioco dazzardo patologico, il sovraindebitamento, e le mafie. Difendiamo gli effetti di una buona legge e non accettiamo che si scommetta sulla salute dei piemontesi. 12 aprile 2021 AcliCommissione regionale Pastorale sociale e del lavoro Piemonte e VdAAvviso PubblicoLibera PiemonteGruppo AbeleSIDT Società Italiana TossicodipendenzeFederConsumatori PiemonteLa Scialuppa CRT OnlusFondazione San Matteo. Insieme Contro lusura OnlusMovimento Focolari PiemonteSlot MobAzione Cattolica Piemonte e VdACittadinanzattiva del PiemonteComunità CenacoloComunità Papa Giovanni XXIIIForum delle Associazioni Familiari del PiemonteGiuseppini del MurialdoSocietà San Vincenzo De Paoli – Coordinamento interregionale Piemonte e Valle d’AostaAIPEC – Associazione italiana imprenditori per uneconomia di comunioneANFN – Assoc. Nazionale Famiglie Numerose PiemonteSocietà Italiana di Alcologia Sezione PiemonteUCID Piemonte |