Società

Il monologo teatrale “RUT” in concorso al prestigioso Roma Fringe Festival 2021

In diretta streaming su Teatro.it sabato 24 aprile 2021 alle ore 20:30 dal palco del Teatro Piccolo Eliseo.

Una co-produzione internazionale Spazio-T – Ragazze Terribili e Theater Konstanz

RUT”, monologo teatrale interpretato dall’attrice Chiara Murru, scritto da Christoph Nix e diretto da Nicola Bremer – co-produzione Spazio-T, Le Ragazze Terribili in collaborazione con Theater Konstanz e Lo Teatrì  – a Roma per il Roma Fringe Festival 2021, unica compagnia sarda in concorso.

Il Fringe – attivo a Roma dal 2012 e patrocinato dalla World Fringe Society – è un’occasione importante, ancora di più oggi in un tempo assurdo come quello attuale in cui teatro, spettacolo e Cultura in generale aspettano una nuova primavera dopo un lungo inverno pandemico. Che cos’è il Fringe? “Non solo una piattaforma di lancio, ma una finestra spalancata sull’ampio panorama del giovane teatro italiano”.

Lo spettacolo? RUT è un intenso monologo ispirato alla vicenda biblica di Rut, narrata nel vecchio Testamento. Rut, letteralmente, significa “l’amica” ed è il nome della protagonista sulla scena: una rifugiata che ripercorre lo scorrere della sua vita e racconta la sua rinascita fra amore, solidarietà femminile e riscatto. Uno spettacolo che va ben oltre la sacralità dell’ispirazione e si presenta come molto attuale e contemporaneo, essenziale, rigoroso, foriero d’un messaggio di profondità umana. Il testo è stato magistralmente messo nero su bianco da Christoph Nix, con regia e traduzione affidata all’esperienza di Nicola Bremer che, assieme a Chiara Murru, ha curato anche scenografia e costumi. Questa prestigiosa sinergia ha portato il Teatro Stabile di Costanza – uno dei più innovativi d’Europa – a investire sullo spettacolo, prova della bontà e del valore di un progetto che corre verso nuovi orizzonti. 

Due i momenti che porteranno all’assegnazione dei premi: tutti gli spettacoli in corsa per la vittoria andranno in scena dall’11 al 24 aprile sul palco del Teatro Piccolo Eliseo (diretta streaming) con i direttori dei 12 teatri aderenti a “Zona Indipendente” a decretare i tre finalisti e attribuire i riconoscimenti di miglior regia, miglior drammaturgia, Special Off, miglior attrice e migliore attore, in aggiunta al “Premio Alessandro Fersen” e al premio della critica. La finale è in programma il 26 aprile al Teatro Vascello di Roma: le tre compagnie metteranno in scena una replica del loro spettacolo davanti a una giuria qualificata che decreterà infine il vincitore che avrà diritto ad accedere come rappresentante italiano ad uno dei Fringe Festival nel mondo fra San Diego, Londra, Amsterdam e Parigi, oltre a una tournée di 12 date in Italia nei teatri del circuito Zona Indipendente. 

RUT

Il Libro di Rut, Antico Testamento, racconta la storia della moabita Rut che insieme alla suocera Noemi, dopo la morte del marito, abbandona la sua terra e va in Israele alla ricerca di una vita migliore. Ed è proprio qui che il testo diventa attuale: quanti abbandonano oggi la propria terra e cercano una vita migliore qua da noi? Giunta in Israele Rut deve affrontare non solo i pregiudizi e il razzismo degli Israeliti, ma anche il sessismo della società patriarcale dell’epoca purtroppo ancora spaventosamente simile alla società di oggi. Il paradosso straordinario è che Rut, alla fine, non solo riuscirà a conquistare il proprio posto ma sarà anche l’unica straniera nella genealogia da cui nascerà Gesù, il messia tanto atteso dal popolo d’Israele.

..sognavo di una città delle donne, di un luogo dove essere libere. Dopo la morte di suo marito Machlon, la donna moabita Rut si reca in Israele con sua suocera, Noemi. Lì trova lavoro come spigolatrice presso Boaz, un parente di Noemi. Boaz prova dei sentimenti per Rut e promette di sposarla, anche se in quanto moabita lei è una forestiera nella terra d’Israele. Ma prima di questo deve liberarla dalla legge, che per Rut prevede un altro uomo. Questi tuttavia rinuncia al suo diritto e il matrimonio con Boaz può avere luogo. Così Rut e Noemi vengono accolti nella casa di Boaz.  Christoph Nix ha preso la sostanza del libro di Rut dell’Antico Testamento, riscrivendo la sua storia con un linguaggio chiaro e moderno. In tal modo riesce a creare una parabola senza tempo sull’amore, che va al di là dell’estraneità e che concede la libertà di superare le norme tradizionali”.

Note biografiche

Christoph Nix: avvocato e regista, già direttore artistico del teatro di Nordhausen e del teatro stabile di Kassel in Germania, dal 2006 dirige il teatro stabile di Costanza. I suoi spettacoli sono stati in tournée in paesi di tutto il mondo, soprattutto in Africa. Nel 2018, al festival internazionale di Erbil (Iraq) ha vinto il premio come miglior regista per la messa in scena di “Aspettando Godot”. Ha scritto diversi romanzi e racconti brevi. Da oltre trent’anni trascorre le sue estati ad Alghero, dove possiede un piccolo appartamento.

Nicola Bremer: autore e regista ha diretto spettacoli che sono andati in scena in tutta Europa e nel Medio Oriente. Lavora soprattutto nei teatri stabili tedeschi, in particolar modo a Dresda e Costanza. Nel 2016 ha ideato la serie teatrale “Selfies einer Utopie” che continua ad andare in scena in diversi teatri d Germania: per questo la rivista “Theater Heute” lo ha nominato miglior artista emergente. Nicola Bremer dirige per la prima volta uno spettacolo in Sardegna.

Chiara Murru: vincitrice del premio miglior regia al Roma Fringe Festival 2012 con lo spettacolo “Il Sentiero dei Passi Pericolosi – Una tragedia stradale” di M.M. Bouchard. Vive e lavora ad Alghero, dove è nata. Insegnante, attrice e regista dello Spazio-T, una tra le più attive realtà teatrali in Sardegna. Laureata in Linguaggi dei Media con indirizzo “Cinema,Teatro e Progettazione Eventi Culturali” all’Università Cattolica del Sacro Cuore, si diploma alla scuola biennale del teatro Arsenale di Milano e consegue il Master in Comunicazione per Eventi (Cattolica – Milano). È direttrice artistica della rassegna teatrale “Inscena-T” e del Mamatita Festival. È ideatrice e regista della performance #KOI cantando danzavamo, progetto selezionato da Cedac per #giovaniidee 2015 di Sardegna Teatro.

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