Magia e Misteri

É reato leggere le carte e predire il futuro ?

Una sentenza del Consiglio di Stato definisce l’attività di cartomante

Nel mese di gennaio 2020, i dati Codacons dipingevano uno scenario in cui circa 30mila italiani si rivolgevano ogni giorno a veggenti e cartomanti per richiedere consulti, un fenomeno in crescita nell’ultimo anno, complice un comune denominatore: il Covid-19. Il boom dei consulti interessa prevalentemente le previsioni sulla salute e gli affari, con un +25% rispetto all’anno precedente (Codacons) e lo spostamento delle sedute in rete. Sempre la Codacons, fa sapere che la crescita del trend si traduce anche nell’aumento delle denunce al numero verde Antisette (800-228866). 

Se la scienza dubita di ciò che non si può dimostrare, il diritto come si pone verso la cartomanzia?

Fare il cartomante è legale? Facciamo un po’ di chiarezza. 

La cartomanzia è legale laddove non sfrutti la credulità altrui

I servizi di cartomanzia dotati di un Codice ATECO (960909) sono «attività economica non vietata in se e per sé ma solo laddove vengano svolti con modalità idonee ad abusare dell’altrui ignoranza e superstizione». Non sempre i cartomanti sono ciarlatani, anzi, bisogna valutare questi professionisti caso per caso, in virtù del fatto che l’attività di cartomanzia soddisfa un’esigenza che, per quanto possa essere discutibile e illusoria per molti, per altri è meritevole di essere soddisfatta.

Il limite è rappresentato dal rispetto dell’altrui credulità, che potrebbe essere sfruttata allo scopo di fornire un servizio sovradimensionato rispetto al reale valore del bene o della prestazione erogata. 

Chiaramente, il veggente – o cartomante – esige un compenso, ma finché la prestazione viene erogata per quella che è e il compenso pattuito è ragionevolmente commisurato con la prestazione stessa, non esiste alcuna speculazione. 

L’attività di cartomanzia è legale? Risponde il CdS

“La cartomanzia è legale?” La domanda è finita sul banco del Consiglio di Stato, che ha espressamente dichiarato, mediante la sentenza n. 4289/20 riguardante coloro che leggono la mano e le carte e basano i consigli sulle proprie esperienze o capacità empatiche, quanto segue: “L’articolo 121 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza vieta l’attività di ciarlatano. Ma i tempi sono cambiati. Non siamo più in un’epoca di bassa alfabetizzazione dove la gente credeva a qualsiasi cosa le si dicesse, sicché era vittima degli imbroglioni vari. Oggi, chi si rivolge a un cartomante non è un ingenuo, ha gli anticorpi, se vogliamo. È quindi una persona spesso sola che ha bisogno di parlare, di fiducia in sé stessa, di aggrapparsi a un’ancora, a una speranza. Per quanto illusoria.” 

Il CdS continua: “anche un servizio che, in apparenza, sia oggettivamente privo o comunque di indimostrabile utilità, quale può essere considerata l’attività divinatoria propria del cartomante, in quanto riconducibile alle cd. scienze occulte o esoteriche (per definizione non sottoponibili a prove di verificabilità), può rappresentare un bene “commerciabile”, perché idoneo a rispondere ad una esigenza, per quanto illusoria ed opinabile, meritevole di soddisfacimento e, in quanto tale, suscettibile di generare, in termini mercantili, una corrispondente “domanda”.”

Il risultato è che la cartomanzia è un’attività economica come qualsiasi altra, ossia legale e consentita qualora non venga esercitata con modalità volte ad abusare della credulità altrui. I giudici concludono affermando che la cartomanzia può essere considerata alla stregua dei concorsi pronostici, dove la posta è adeguatamente proporzionata alle probabilità di successo. 

Quando, invece, si fa leva su facoltà taumaturgiche o prodigiose abilità, offrendole dietro un compenso sproporzionato, si può sconfinare nell’ambito della vietata ciarlataneria. 

La cartomanzia merita soddisfacimento: i cartomanti onesti esistono

In merito a quanto dichiarato dal Consiglio di Stato con la sopracitata sentenza, la “magia”, se così si vuol chiamare, è comunque uno strumento idoneo a soddisfare una necessità, per quanto discutibile e illusoria. Tale necessità può appartenere a chiunque sia in cerca di una mitigazione dei propri dubbi esistenziali, o di una rassicurazione in merito alle proprie incertezze, attraverso la mediazione del cartomante e alla sua abilità nella lettura e interpretazione delle carte. In questo senso, l’attività dei cartomanti buoni e onesti che dichiarano in maniera esplicita (come richiede la legge e come infatti fanno i centri di cartomanzia più onesti) di non effettuare consulti in materia di salute, non può che essere considerata lecita e reale, poiché vendere speranza e fiducia ha una sua utilità effettiva, anche se non vi è alcuna evidenza scientifica nelle affermazioni di questi professionisti.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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