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Aprile, i nodi del freddo in primavera

Aprile ed i nodi del freddo nella cultura contadina. Secondo la sapienza antica, a fine mese c’è un breve ritorno del freddo.

Aprile ed i nodi del freddo


Aprile è ritenuto un periodo caldo che preannuncia la bella stagione. Secondo la cultura contadina però è un mese che può nascondere dei periodi in cui si registra un abbassamento delle temperature. Sono i nodi del freddo, ossia giornate nelle quali c’è un repentina modifica del clima con un  ritorno del clima invernale.

Non di rado, proprio ad aprile si possono verificare abbondanti nevicate come suggerisce il detto “A san Marco il tempo è matto”.

Ad aprile i nodi ricorrono il 10 ed il 25, giorno della liberazione d’Italia e festa di san Marco.

 Maggio, in base alle tradizioni contadine, è l’ultimo mese nel quale si presentano dei nodi del freddo.

L’etimologia del nome del quarto mese dell’anno non è del tutto chiara. Secondo alcune interpretazioni deriverebbe dal verbo latino aperire, ossia allo sbocciare di gemme e fiori.

Invece, un’altra interpretazione fa riferimento ad Afrodite, dea della fertilità e dell’amore.

Aprile non ti scoprire

Un antico adagio recita “Aprile non ti scoprire, maggio vai adagio e giungo apri il pugno”.

La filastrocca significa che ad aprile non bisogna smettere i capi pesanti e a maggio è necessario essere prudenti, ossia non scoprirsi troppo. Invece, a giungo è finalmente è giunto il momento di smettere i panni invernali per scegliere indumenti più leggeri.

Il modo di dire si basa sull’andamento incostante della stagione dove giornate soleggiate e calde sono intervallate da vento e pioggia. L’arrivo definitivo della bella stagione veniva fissato a giugno e, nello specifico, il 13,  festa di sant’Antonio da Padova.

 Lo stesso consiglio arriva dalla frase “Né ad aprile né a maggione togli il pelliccione” .

Le piogge primaverili sono al centro di un detto “Ad aprile ogni goccia un barile”  ossia gli acquazzoni del mese sono indispensabili per una vendemmia prospera.  Per prevedere il tempo di maggio si osservava con attenzione il 4 aprile. Si dice che “4 aprilante 40 costante” cioè se piove il 4 aprile il mal tempo perdurerà per altri 40 giorni. Il detto funge da monito anche per il meteo del mese successivo.

Se continuasse a piovere dopo i quaranta giorni, conteggiati dal 4 aprile, bisognerà attendere altri 20 prima che i piovaschi siano terminati.

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