Salute

Lavare le mani: salva la vita

Il 5 maggio si celebra la Giornata mondiale dell’igiene delle mani. L’Aou rende disponibili sul sito web aziendale poster, slide, immagini per sensibilizzare operatori sanitari e cittadini

“Pochi secondi salvano le vite: lava le tue mani”: è questo lo slogan che quest’anno accompagna la Giornata mondiale dell’igiene delle mani che ricade il 5 maggio. E in periodo di pandemia Covid-19 l’importanza dell’igiene delle mani appare ancor più evidente perché rappresenta una delle azioni più efficaci per ridurre la diffusione degli agenti patogeni, compreso il virus Sars-CoV-2.

L’Aou di Sassari non si fa trovare impreparata e, nel rispetto delle misure di distanziamento e, in alcuni casi di isolamento dall’esterno, metterà a disposizione degli operatori sanitari e di tutti i cittadini materiale divulgativo sul tema. Poster, slide, immagini saranno disponibili sul sito web istituzionale dell’Azienda di viale San Pietro. Un’attività che ha visto al lavoro il personale della struttura complessa di Direzione igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, in collaborazione con i medici in formazione specialistica della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Università degli Studi di Sassari.

La corretta adesione ai programmi di igiene delle mani è raccomandata come uno degli indicatori chiave per la prevenzione e il controllo delle infezioni, la sicurezza dei pazienti e la qualità dei servizi sanitari in tutto il mondo.

Lavare le mani: evita la trasmissione di microorganismi

Lavare le mani: salva la vita

«Le mani degli operatori sanitari sono il più frequente mezzo per la trasmissione di microrganismi. Pertanto – afferma professor Paolo Castiglia, direttore della struttura complessa di Direzione igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – risulta evidente come l’igiene delle mani rappresenti uno dei principi cardine per la prevenzione delle infezioni, sia nella quotidianità della vita sociale che negli ambienti sanitari».

La scelta del 5 maggio per celebrare la Giornata mondiale dell’igiene delle mani non è casuale. Ricade, infatti, il quinto giorno del quinto mese dell’anno, e come cinque sono le dita di una mano, sono cinque i momenti fondamentali per l’igiene delle mani: prima del contatto con il paziente; prima di una manovra asettica (es., come l’inserimento di un catetere), per evitare inoculazione di patogeni; dopo l’esposizione a un liquido corporeo (sangue, secrezioni, ferite aperte); dopo il contatto con il paziente; dopo il contatto con l’ambiente e gli oggetti accanto al paziente (lenzuola, guanti, camice).

«L’evidenza scientifica – aggiunge l’infermiera epidemiologa Sabina Bellu – dimostra in modo schiacciante che un’igiene delle mani appropriata è l’azione più efficace per fermare la diffusione dell’infezione. Un’adeguata igiene delle mani previene fino al 50 per cento delle infezioni acquisite durante l’erogazione dell’assistenza sanitaria, comprese quelle che colpiscono il personale sanitario».

E quanto fosse importante l’igiene delle mani, già nel 1847 lo aveva dimostrato Ignác Semmelweis. Fu il medico ungherese a scoprire che, nelle cliniche ostetriche, l’alta incidenza di febbre puerperale poteva essere drasticamente ridotta mediante la disinfezione delle mani – non a caso sempre il 5 maggio si celebra la giornata mondiale delle ostetriche –. Ancora oggi, purtroppo, nei Paesi in via di sviluppo ben 1 milione delle 4,1 milioni di morti materne e neonatali ogni anno nel mondo è correlato a pratiche di parto antigieniche, inclusa la mancanza di igiene delle mani.

Per garantire una maggiore attenzione all’igiene delle mani quest’anno, con i fondi regionali del Piano di prevenzione, sono stati anche potenziati i totem erogatori di gel alcolici. Dieci nuove postazioni, con altrettanti erogatori della capienza di 20 litri ciascuno, sono state individuate agli ingressi dell’ambulatorio delle vaccinazioni, della Clinica Medica, del Pronto soccorso, dell’Istituto di Igiene, della palazzina Bompiani con accesso alla Radioterapia e Neurologia, del palazzo Clemente, delle camere mortuarie del Santissima Annunziata, delle casse ticket al Palazzo Rosa e del Materno infantile.

Senza bisogno di essere toccati, un sensore installato nei dispenser consente di erogare la quantità di preparazione alcolica utile a igienizzare le mani. Ciascun dispositivo contiene una soluzione all’89 per cento di alcol e nutrienti per la protezione della cute.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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