Conclusa ieri ad Alto la Pedalata Resistente
Ieri i ciclisti della terza edizione della “Pedalata Resistente” hanno affrontato la strada lungo la valle Pennavaire, che li ha portati fino ad Alto, alla Madonna del lago.
“Anche quest’anno– spiega Monica Colombo una degli organizzatori- malgrado tutte le complicazioni dovute al Covid siamo riusciti ad organizzare con successo la manifestazione. Già stiamo pensando alla prossima edizione che sarà di tre tappe con almeno un pernottamento come avevamo fatto nella prima edizione. Ancora una volta sono state due giornate emozionanti culminate con la partecipazione alla cerimonia al Lago di Alto”.
La manifestazione ogni anno vuole essere un omaggio ed un ricordo per gli eroi della Resistenza caduti per la Libertà.
“Il nostro dovere – prosegue la Colombo- è quello di esserci sempre per tenere viva la Memoria. Noi lo facciamo pedalando, perché è la nostra passione, perché amorevolmente dedichiamo le nostre piccole fatiche, a chi ci ha donato un bene inestimabile: la Libertà”.
La prima tappa della carovana si era svolta sul percorso:Albenga- Pieve di Teco – Costa Bacelega – Curenna – Vendone – Leca, mentre la seconda ha visto i partecipanti completare il percorso Albenga- Madonna del Lago di Alto e ritorno.
Anche quest’anno dunque la due giorni, partita dalla “Città delle Torri”, ha portato i partecipanti ad attraversare tre province, seguendo gli spettacolari percorsi dell’entroterra ingauno per ricordare i luoghi della Resistenza.
All’arrivo ad Alto, in provincia di Cuneo, i ciclisti hanno preso parte alla festa ed alle celebrazioni previste dagli ANPI di Albenga, Cuneo, Imperia e Savona in memoria di Felice Cascione.
La pedalata resistente, è un evento organizzato dal “Gruppo amici della Pedalata Resistente” di Albenga e dale sezioni FIAB di Imperia ed Albenga, in collaborazione con le sezioni ANPI del Ponente ed il Comune di Alto (CN).
“Si è trattato anche quest’anno – ci hanno spiegato gli organizzatori- di una ciclo escursione non competitiva. Un viaggio in bicicletta nella storia, attraverso le valli e le montagne dove è nata e ha trionfato la Resistenza. L’obiettivo è sempre quello di dare visibilità a luoghi che hanno caratterizzato la lotta Partigiana nelle nostre zone”.
I percorsi (sulle strade delle tre Province di Savona, Imperia e Cuneo) infatti mirano ad unire fra loro i luoghi delle battaglie Partigiane e gli Eroi della Resistenza ai Nazifascisti.
“La scelta del mezzo- conclude la Colombo- cioè la bicicletta, rappresenta l’omaggio alle centinaia di Donne e di Giovani , eroi silenziosi che in sella alle biciclette percorrevano queste valli per portare notizie ed ordini a chi combatteva in montagna”.
CLAUDIO ALMANZI