Terrorismo internazionale. Dalla Germania Hajib minaccia il Marocco
Dalla Germania, la violenza terroristica si è sviluppata nel discorso di Mohamed Hajib in modo inquietante diffondendo gli ordini ai suoi seguaci su Facebook e YouTube.
In questo video vengono confutate tutte le accuse e le invettive lanciate contro il Marocco.
Nonostante le richieste di estradizione inviate a Berlino, il terrorista Mohamed Hajib continua a lanciare minacce e invettive contro il Marocco, approfittando del suo risiedere in Germania.
Ci saranno “attentati da parte di giovani, suicidi e vittime”, afferma in una delle sue registrazioni. “Il popolo marocchino deve sacrificarsi”, ha aggiunto. “Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi”, ha minacciato.
Il terrorista attacca anche le elezioni legislative, regionali e locali dell’8 settembre alle quali ha partecipato anche sua madre come candidata nelle liste del partito Raduno Nazionale degli Indipendenti (RNI) che ha vinto le elezioni.
Nel suo “discorso tendenzioso religioso”, egli vanta che le autorità marocchine hanno fatto diffondere il Covid-19 nelle moschee.
Il soggetto presenta anche dei disturbi comportamentali gravi e mentali acuti nei suoi video.
La Germania è accusata di essere troppo tollerante e di continuare a farlo nei confronti di elementi fanatici liberi e autorizzati a continuare la loro attività come se nulla fosse. Ancora più scioccante è il fatto che la Germania non sia riuscita a individuare la cellula di Amburgo, da cui sono usciti Mohamed Atta e Marwan al-Shehi che hanno partecipato agli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.
Lo strano atteggiamento delle autorità tedesche ha lasciato perplessi i loro alleati internazionali in materia di sicurezza. Diversi report ed osservatori ritengono che Berlino non collabori sufficientemente nella lotta al terrorismo internazionale di matrice islamista.
Mohamed Hajib, con doppia cittadinanza marocchina e tedesca, non ha mai rinunciato alla sua fedeltà ad Al Qaeda.
Da ricordare che nel 2009 Hajib si è recato in Pakistan, Afghanistan e Iran per raggiungere Al Qaeda e dopo il suo ritorno è stato arrestato in Germania. Al rientro in Marocco è stato arrestato nuovamente per i suoi contatti con Al Qaeda, in particolare con reti che operano in Afghanistan e Pakistan. Condannato in Marocco per sette anni, poi è scappato in Germania.