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Dieta Okinawa per vivere a lungo e in salute

La dieta Okinawa prende spunto dall’alimentazione seguita dai centenari che qui abitano. Gli alimenti più consumati sono verdure, pesce e spezie.

La dieta Okinawa

Il nome deriva dalle omonime Isole del Giappone dove si concentra un’alta percentuale di centenari. Si tratta di una delle zone blu, blue zone, del mondo che si contraddistinguono per un’aspettativa di vita superiore alla media e la poco incidenza di malattie.

La longevità degli abitanti del luogo ha indotto numerosi scienziati ad analizzare le abitudini quotidiane, dieta compresa. Le conclusioni evidenziano che mangiare in maniera salutare, e senza eccessi, effettivamente allunga le aspettative di vita. Fra gli altri vantaggi la riduzione del rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete, la sindrome metabolica e la demenza.

Inoltre, gli scienziati hanno evidenziato che la longevità dipende anche da fattori sociali ed emotivi.

Lo schema alimentare della dieta

La dieta di Okinawa non è adatta a tutti e prima di intraprenderla è sempre necessario confrontarsi col proprio medico. Per perdere peso è sempre necessario rivolgersi ad un medico specialista.

I punti cardine di questa alimentazione sono il consumo abbondante di pesce, frutta, verdure e cereali, spesso integrali.

Gli abitanti dell’Isola giapponese cucinano legumi e durante tutto il giorno sorseggiano tè verde. E’ una bevanda salutare, povera di teina, che favorisce la digestione, è diuretica e preserva il benessere cardiovascolare.

Invece, le bevande alcoliche sono riservate a pochi giorni all’anno, così come i latticini.
Nel piano è presente, seppur in maniera ridotta, anche la carne, in particolare bianca e magra, mentre sono molto apprezzati i derivati dalla soia come il tofu.

Le pietanze vengono insaporite con le spezie che permettono di controllare il consumo di sodio.

 Questa alimentazione fornisce grassi buoni, proteine, minerali e vitamine ma un numero di calorie controllate. Giornalmente, l’apporto calorico non supera le 1200 calorie.

L’abitudine diffusa è di non saziarsi mai completamente.

 La tecnica di cottura privilegiata è il vapore che permette di preservare al meglio il quadro nutrizionale degli alimenti.

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