Comunicati Stampa

TPF chiarisce e denuncia le falsificazione d’Algeria. Gruppo Polisario va cacciato dall’UA

In un comunicato stampa del 23 ottobre 2021, la Tanzania Peace Foundation (TPF) rifiuta e smentisce un documento falsificato, che le è stato attribuito il 21 ottobre dall’agenzia algerina APS e divulgato sui social network circa le raccomandazioni di Dar Es-Salam del 16 ottobre sull’espulsione del fantasma rasd dall’Unione Africana (AU).
Così, Sadiki Godigodi, presidente della TPF ha fornito chiarimenti in relazione a questa fake news algerina e ha denunciato non solo il contenuto del testo ma anche l’autenticità della firma e del timbro apposti sul documento.
”(…) la Tanzania Peace Foundation ribadisce con forza la partecipazione positiva ed efficace dei suoi membri al seminario, nonché la sua serietà nel rispettare tutte le conclusioni e raccomandazioni formulate congiuntamente durante lo stesso seminario dall’Istituto di Studi sulla Pace e sui Conflitti (IPCS) e la Tanzania Peace Foundation”, evidenzia il comunicato, sottolineando che la TPF rinnova il proprio impegno non solo sui risultati della conferenza ma anche sul contenuto della dichiarazione finale pubblicata il 16 ottobre 2021 dai due think tank tanzaniani al termine del seminario.
Per concludere, Sadiki Godigodi precisa che “qualsiasi notizia pubblicata, per conto della TPF, da una testata di stampa o da un social network che non corrisponda allo scopo o al contenuto di questa affermazione, deve essere considerata una notizia falsa e non esprime gli orientamenti della TPF e le conclusioni dei partecipanti sulla questione del Sahara.
Questa dichiarazione ufficiale della TPF conferma soprattutto l’ennesima manipolazione degli algerini e dei loro accoliti del Polisario sulla questione del Sahara marocchino.
Da ricordare che tra le raccomandazioni del seminario africano tenutosi sabato 16 ottobre a Dar Es-Salaam co-organizzato dall’Institute of Peace and Conflict Studies (IPCS) e dalla Tanzania Peace Fundation (TPF) che ha riunito una quarantina d’esperti, accademici, membri di Think-Tank, ricercatori ed eminenti personalità politiche africane, provenienti, tra gli altri, da Ruanda, Kenya, Isole Comore, Burundi, Tanzania, Uganda, Mozambico e Sudafrica:
L’Algeria si assume la responsabilità storica nella disputa regionale sul Sahara marocchino, visto il suo comprovato coinvolgimento diretto nella genesi e nel perpetuarsi di questo conflitto artificiale sul fronte diplomatico, giuridico, finanziario e militare sin dalla nascita di questo conflitto regionale.
L’espulsione della chimerica repubblica sahrawi “rasd” dall’Unione Africana (AU) non solo auspicata ma dev’essere concreta perché questa entità di mercenari armati sostenuta dall’Algeria, non soddisfa nessuno dei criteri universalmente riconosciuti di uno Stato sovrano ovvero il territorio, la popolazione e un potere da esercitare. La presenza di questa illegalità nell’UA è una grave violazione del diritto internazionale e della Carta dell’organizzazione panafricana. La pseudo “rasd” non è mai stata riconosciuta come Stato dalle Nazioni Unite (ONU).
Evidenziato che è giunto il momento di correggere il grave errore ereditato dall’OUA (Organizzazione dell’Unità Africana) che scredita l’UA nel suo atto costitutivo che prevede che debba riunire solo gli Stati sovrani.
La soluzione della questione del Sahara marocchino comporta necessariamente l’espulsione di questa entità fantoccio che costituisce una fonte di divisione e instabilità in Africa.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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