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KABUL | EMERGENCY: RICEVUTI 21 PAZIENTI, DI CUI UNO MORTO ALL’ARRIVO

Nel primo pomeriggio due esplosioni seguite da diversi spari hanno colpito l’ospedale militare Sardar Dawood Khan nei pressi del centro di Kabul.

“Al momento abbiamo ricevuto 21 pazienti, di cui uno purtroppo già morto all’arrivo. Tutti erano stati feriti da schegge provenienti dall’esplosione, e fra di loro ci sono anche due bambini,” racconta Marco Puntin, Country director di EMERGENCY in Afghanistan.

L’attacco è solo l’ultimo di una serie di attentati che hanno colpito il Paese da quando i talebani ne hanno preso il controllo.

“Si tratta dell’ennesima dimostrazione che la guerra sulla pelle del popolo afgano continua, anche ora che i riflettori sono spenti e le istituzioni internazionali se sono andate. Tutto questo nel mezzo di una crisi economica e alimentare spaventosa: secondo l’ultimo rapporto del World Food Programme, più di un afgano su due ha bisogno di interventi umanitari urgenti, indispensabili a soddisfare i bisogni alimentari di base e a scongiurare una catastrofe umanitaria, mentre 3,2 milioni di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta,” ha concluso Puntin.

EMERGENCY è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico, un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 44 Posti di primo soccorso. Nei primi nove mesi del 2021, i suoi ospedali hanno già ricoverato 4.459 pazienti vittime di guerra. Si tratta di un aumento del 137 per cento rispetto al 2011, quando la guerra era già in corso da 10 anni.

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