Diabete alimentare I sintomi da non sottovalutare
Il diabete alimentare riguarda circa 4milioni di italiani e si stima che nel mondo, entro il 2040, il numero di casi potrebbe sfiorare i 642milioni.
Trattandosi di una patologia prevalentemente asintomatica, la diagnosi può arrivare piuttosto tardivamente con importanti conseguenze per la salute.
Il diabete alimentare in Italia
Dai dati diffusi dal Diabetes atlas entro il 2020 nel nostro Paese il numero di pazienti con diabete alimentare saranno 5milioni mentre, nel mondo, i malati potranno essere 642milioni entro il 2040. Attualmente, gli italiani che soffrono di questa patologia sono circa 4milioni ma sono ancora tantissimi i casi non diagnosticati.
Il diabete non curato causa gravi conseguenze a carico degli occhi, dei reni e dell’apparato cardiovascolare. Inoltre, il diabete, così come altre patologie croniche, incide sulla spesa sanitaria nazionale.
I campanelli d’allarme
Noto anche come diabete di tipo 2 è una patologia subdola perché i suoi sintomi sono comuni anche ad altri disturbi.
Per diagnosticarlo è fondamentale sottoporsi a degli esami ematici utili per verificare i valori di glicemia. A digiuno, la glicemia dovrebbe essere inferiore a 100, mentre in passato il limite massimo era pari a 110 mg/dl. Le indicazioni dell’American diabetes association sottolineano che si parla di diabete conclamato quando la glicemia è al di sopra di 126 mg/dl.
Il diabete può manifestarsi con un forte aumento del senso della sete, ossia la polidipsia.
Un altro disturbo è l’aumento del numero delle minzioni, anche durante la notte. In alcuni casi, può essere associato a perdita di peso e pelle secca e squamata.
Per arrivare ad una diagnosi tempestiva, indispensabile per evitare possibili altri problemi di salute, è opportuno verificare i valori di glicemia, a digiuno, a cadenze regolari. E’ bene sottoporsi agli esami del sangue con maggiore frequenza se si ha una predisposizione familiare o a situazioni di glicemia alterata.
I motivi dell’insorgenza di questa malattia sono molteplici e comprendono uno stile di vita poco sano, un’alimentazione scorretta, sedentarietà e sovrappeso.
Per evitare di incorrervi è importante prediligere una dieta ispirata al regime mediterraneo, cercando di ridurre la percentuale di zuccheri, cibi raffinati ed aumentando i consumi di prodotti integrali ed i legumi.
Inoltre, è consigliabile muoversi di più e iniziare un’attività sportiva, sempre dopo essersi sottoposti ad una visita medico-sportiva. L’attività fisica è utile non soltanto per combattere il sovrappeso ma anche per regolare i valori di glicemia nel sangue.