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Monumenti aperti XXV edizione 4 E 5 DICEMBRE SELARGIUS E UTA

La XXV edizione di Monumenti Aperti, curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV, per il suo settimo fine settimana sabato 4 e domenica 5 dicembre arriva a SELARGIUS e UTA dovegrazie alla volontà e all’impegno delle amministrazioni comunali e alla passione dei volontari, si potranno visitare complessivamente 7 monumenti e partecipare a 1 itinerario.

Nel comune di Selargius oltre all’itinerario Antichi portali selargini si potranno visitare il Santuario di San Lussorio, l’Ex Caserma Cavalleggeri – SEMÙ Selargius Museum, la Chiesa di San Giuliano e la Chiesa di Sant’Antonio Abate. A Uta invece sono 3 i monumenti: l’Edificio Scolastico “G. Garibaldi”, la Parrocchiale di Santa Giusta e campanile e la Chiesa romanica di Santa Maria. 

Nello stesso fine settimana in Sardegna saranno aperti i monumenti ad Alghero Castelsardo, Muravera, Ossi, Padria, Sant’Antioco e Tissi, mentre nella penisola a Cantù, Como e Montorfano.  

SELARGIUS

Queste le parole del sindaco Pier Luigi Concu e dell’Assessora alle Politiche Culturali Roberta Relli: Ringraziamo le tante attività culturali, civili e religiose che ancora una volta ci hanno garantito il loro sostegno, le istituzioni scolastiche e i tanti volontari che da sempre ci supportano: tutti tasselli preziosi e indispensabili per la buona riuscita della manifestazione e protagonisti imprescindibili della nostra idea di cultura partecipata e condivisa. Siamo convinti che per quanto ridimensionata nell’offerta, l’edizione attuale di Monumenti Aperti acquisti ancora più valore. Perché dopo il fermo delle attività in presenza a causa del Covid, poter riaccogliere i visitatori rappresenta per noi tutti un altro piccolo ma importante passo verso la normalità.

Questi i 4 monumenti aperti: il santuario di San Lussorio ritenuto il martiryum del santo, che la tradizione la ricorda come Sa Cresia de is Santus, perché vi sono venerati anche i martiri bambini Cesello e Camerino. L’Ex Caserma Cavalleggeri – SEMÙ Selargius Museum, noto come Carcere Aragonese, è uno dei più antichi edifici selargini. La Chiesa di San Giuliano edificata in stile romanico tra il XII e il XIII secolo, è forse intitolata al Santo Ospitaliere, patrono dei viandanti, come sembrerebbero indirizzare le pitture trovate al suo interno e un’insegna da pellegrino rinvenuta durante scavi archeologici. Infine la Chiesa di Sant’Antonio Abate, racchiusa in una piccola corte che occupa lo stesso sito di una più antica chiesetta, risalente alla seconda metà del 1600 e smembrata, forse, nel 1786 per il rifacimento dell’altare maggiore.

Previsto anche Antichi portali selargini, un percorso lungo le principali vie del centro storico alla scoperta della struttura abitativa tipica del Campidano e dei caratteristici portali.

Nei giorni della manifestazione, nel rispetto delle norme antiCovid si terranno 4 eventi. Il 4 dicembre nella Chiesa di San Giuliano alle 11.30 e 16: Note sotto l’albero unconcerto strumentale degli allievi del corso C ad indirizzo musicale. dell’I.C. n. 1 di Selargius, plesso di via Custoza; nella Chiesa di San Lussorio alle 12 Cantando e ballando per Monumenti Aperti un concerto polifonico a cura del coro Kellarious, diretto dalla M° Valeria Busu e su ballu’e pratza accompagnato all’organetto da Luca Schirru.

Mentre il 5 dicembre alle 12 presso SEMÙ Selargius Museum, Ex Caserma dei Cavalleggeri Gli eventi della Civica. Tasti bianchi e neriCelebri melodie dall’Ottocento ai giorni nostri, un concerto di pianoforte a cura di Walter Agus, docente della Scuola Civica di Musica di Selargius; in fine alle 18 nella Chiesa di Sant’Antonio Abate Cantare ci fa bene! con il coro di voci bianche e il gruppo vocale giovanile dell’associazione musicale Laetemur Musica, diretti dalla M° Celestina Maxia, che si esibiranno con canti antichi e moderni e a cappella, con un accompagnamento strumentale.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato 4 e domenica 5 dicembre secondo gli orari consultabili sul sito www.monumentiaperti.com.

UTA

Con queste parole il sindaco Giacomo Porcu da il benvenuto a Uta che è pronta ad esordire in questa edizione 2021 di Monumenti Aperti, per celebrare la cultura come antidoto alla pandemia e alla crisi, riproponendo la manifestazione con tutta l’ospitalità e la passione tipiche della nostra comunità. I graditi visitatori potranno apprezzare un patrimonio storico e culturale  di assoluto valore. La manifestazione sarà il frutto dell’entusiasmo e del gioco di squadra  tra amministrazione,  associazioni,  cittadini volontari, attività ricettive e commerciali, che hanno messo a disposizione  le loro professionalità.

Questi i 3 monumenti aperti: l’Edificio Scolastico “G. Garibaldi”: il cui progetto fu affidato a Riccardo Simonetti, ingegnere eclettico e raffinato interprete dei gusti della borghesia cagliaritana e del Campidano nella prima metà del XX secolo. Benché il progetto originario risalga al 1913, l’inizio dei lavori fu più volte rimandato così che nel 1925 l’Ing. Simonetti dovette aggiornare il progetto. L’edificio ispirato all’architettura rinascimentale, come dimostra la facciata in cui sono frequenti i richiami agli edifici classici cinquecenteschi, reinterpretati alla luce delle innovazioni in campo architettonico, venne realizzato soltanto nei primi anni ’30. La Parrocchiale di Santa Giusta e campanile presenta le caratteristiche degli edifici di culto sardi realizzati in stile tardo-gotico di influenza catalana. Il primo impianto risale probabilmente alla seconda metà del XV secolo, e fu terminata nel XVI. Nei secoli successivi la chiesa ha subito poi ampliamenti e modifiche che l’hanno portata alla configurazione attuale senza però snaturare i caratteri originari. Durante l’itinerario, inoltre, sarà possibile visitare il campanile. Infine la Chiesa romanica di Santa Maria gioiello dell’arte romanica che si trova poco oltre l’abitato, immersa in un’atmosfera di pace e circondata dal verde. Fu edificata da maestranze toscane nella seconda metà del XII secolo.

Nei giorni della manifestazione, nel rispetto delle norme antiCovid si terranno 2 eventi voluti dall’ Associazione Culturale Consulta delle Donne presso l’Edificio Scolastico “G. Garibaldi”: Noi scolari della Scuola G. Garibaldi una mostra fotografica che ripercorre la storia delle scolaresche che dal 1931/32 ai giorni nostri hanno frequentato la scuola; mentre il Museo virtuale del territorio di Uta, è uno strumento nuovo e innovativo per scoprire le tracce della Storia presenti nel territorio.

Si svolgerà anche Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole.

Un Info Point sarà allestito presso Piazza S’Olivariu e la manifestazione si potrà seguire collegandosi alla pagina Facebook  Monumenti Aperti Uta

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15:30 alle 19:30 e la domenica dalle ore 9 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 alle ore 19:30. La Chiesa di Santa Giusta non sarà aperta al pubblico la domenica mattina.

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