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Sant’Ambrogio e la fiera degli Oh Bej Oh Bej

Sant’Ambrogio e la fiera degli Oh Bej Oh Bej. La festa del vescovo di Milano ricorre il 7 dicembre.

Sant’Ambrogio e la fiera degli Oh Bej Oh Bej

 A Milano, il periodo delle feste natalizie prende avvio il 7 dicembre, giorno di sant’Ambrogio.

In questa data, da oltre cinquecento anni si svolge un appuntamento molto amato. La tradizionale fiera prende il nome da un antico racconto. Giannetto Castiglione, delegato papale riceve l’incarico di recarsi a Milano per indurre i cittadini a vivere la fede con maggiore enfasi. L’emissario di Papa Pio IV, nel tentativo di far crescere la benevolenza del popolo nei suoi confronti, decide di acquistare giocattoli e dolcetti da distribuire ai bambini. Giunto a Milano il 7 dicembre del 1510, Giannetto Castiglione inizia da subito a donare caramelle e dolciumi. I più piccoli sono così entusiasti dei regali tanto da accompagnare il percorso del delegato con la frase “Oh Bej, Oh Bej”. Si trattava di un’esclamazione di gioia traducibile con “Oh belli, Oh belli”.

Per ricordare l’evento, da quell’anno, ogni 7 dicembre, si inaugura una sagra con bancarelle di dolci, artigianato e prodotti dell’enogastronomia locale.

Il vescovo di Milano e la leggende delle api

Ambrogio nasce nel 339 a Treviri, in Germania, in una famiglia benestante. Dopo gli studi diventa governatore della provincia della Liguria e dell’Emilia.  Successivamente ricopre il ruolo di governatore di Milano, distinguendosi per impegno e perizia.

E’ eletto vescovo del capoluogo lombardo, a furor di popolo, nel 374 ed è uno dei Dottori della Chiesa. Per sua volontà nel 379 inizia l’edificazione del duomo cittadino dove si trovano le sue spoglie.

La leggenda vuole che la natura mistica del futuro vescovo sarebbe stata preannunciata sin dai suoi primi anni di vita. Un giorno, mentre dormiva, la sua culla viene attorniata da un nugolo di api. Gli insetti iniziano ad entrare nella bocca del neonato, che però continuava a riposare. Quando il padre si accorge della presenza delle api prima si spaventa ma poi intuisce che si tratta di un fenomeno mistico. L’uomo aspetta pazientemente che gli insetti si allontanino da soli e, nel frattempo, pronostica un futuro splendente per il figlio. In breve, lo sciame abbandona la culla e vola verso il cielo, lasciando il futuro vescovo in perfetta salute.

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