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8 dicembre, l’Immacolata giorno di festa nazionale

L’8 dicembre è l’Immacolata. Nel nostro Paese è un giorno di festa nazionale e, per tradizione, coincide con la decorazione dell’albero di Natale.

8 dicembre, storia della festa

L’8 dicembre, in Italia, è festa nazionale. La ricorrenza fa riferimento al dogma dell’Immacolata concezione. Secondo questa verità, la Madonna è nata senza il peccato originale e nonostante sia stata concepita da Anna e Gioacchino è pura.

A sancire il dogma della concezione senza macchia di Maria è papa Pio IX nel dicembre del 1854 con la bolla “ Ineffabilis deus”. Le origini di tale culto sono però molto più remote.

In occasione dell’8 dicembre, il pontefice si reca in piazza di Spagna, per omaggiare la statua dell’Immacolata, edificata nel 1857 su richiesta di Ferdinando II re di Napoli.

Invece, in altre città, come Trieste, Ravenna e Rovigo, si perpetua l’antico rito dell’infiorata.

Tradizioni dell’8 dicembre

La tradizione che vige in quasi tutte le regioni italiane riguarda l’addobbo dell’albero di Natale e l’allestimento del Presepe. L’8 dicembre segna l’avvio delle festività natalizie con l’apertura dei mercatini a tema e l’addobbo delle città.

Il pranzo di questo giorno di festa è ricco di portate gustose. Invece, secondo le indicazioni della Chiesa per la vigilia vige l’astinenza dalla carne.

Fra i piatti tipici della festa dell’Immacolata ci sono lasagne, tortellini, ravioli e cannelloni.

In Puglia si preparano le pettole, dolci e salate, mentre altrove si cucina il baccalà, la polenta e la carne di maiale.

In Calabria sono tipiche le crespelle salate, ossia con l’aggiunta di acciughe o di alici, e dolci, alle quali si uniscono patate e zucchero.

Per festeggiare non possono mancare i dolci, prime fra tutte le zeppole. In Sicilia si friggono  le sfincette siciliane che si gustano cosparse di zucchero a velo e a Napoli si mangia il roccocò.

In Abruzzo e in Molise, si trovano i torcinelli, ossia delle frittelle morbide di patate dalla forma allungata mentre in Piemonte si preferisce il bonet  i cuunesi al rum.

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