Marocchini d’Italia. ONU deve agire per affrontare “Bimbo Soldato” nei campi saharawi in Algeria
La Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI) ha invitato l’Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel Sahara, Staffan de Mistura, in occasione della sua visita in Algeria il 18 gennaio, ad agire per garantire i diritti dei bambini reclutati e per affrontare l’ingiustizia e l’impunità nei campi illegali di Tindouf, ricordando la costante posizione del mondo a favore della difesa dei diritti dei bambini e che l’arruolamento militare di bambini è un crimine di guerra secondo le convenzioni e trattati internazionali.
Da evidenziare che durante la sua visita ai campi militarizzati di Tindouf sul suolo algerino, De Mistura ha senza dubbio constatato ed informato del persistere dell’arruolamento ignobile di bambini minori nelle file delle milizie armate e nella propaganda politica.
Se il gruppo armato Polisario è autorizzato dall’Algeria a proseguire l’arruolamento massiccio di bambini e minori come soldati, per colmare il vuoto che minaccia la sopravvivenza dell’entità separatista nei campi, la responsabilità algerina sia morale, civile e penale è ben precisa.
De Mistura, nella sua nobile missione, deve agire in modo responsabile per sostenere la legalità internazionale.
Ai bambini non devono fornite armi. Non devono essere costretti a partecipare alla propaganda militare e politica o indottrinati fin da piccoli all’odio contro il Marocco. Hanno bisogno di tranquillità, sanità, cibo, istruzione e sviluppo.
I bambini hanno il diritto di aspettarsi dall’ONU un sostegno più fermo e un’azione priopritaria più risoluta per proteggere i loro diritti nei campi militarizzati; impedire il loro sfruttamento in futuro; e costringere Algeria a rispettare i suoi impegni internazionali per quanto riguarda le violazioni commesse sul suo territorio.