All’ottavo scrutinio, con 505 voti del quorum, alle ore 20:19, per un totale di 759 preferenze, il Parlamento ha eletto Sergio Mattarella riconfermandolo Presidente della Repubblica Italiana per il settennato 2022 – 2029. Nella storia della Repubblica è il 13esimo Capo dello Stato. Elezione con grandi numeri, quasi una standing ovation, che ha unito chi finora era diviso. È il secondo risultato assoluto nella storia delle elezioni presidenziali, con gli oltre 1009 grandi elettori.
Una decisione per certi versi sofferta da alcune aree e correnti del Parlamento, che ha trovato la quadra dopo ore di consultazioni tra le varie parti politiche, pur avendo avuto mesi di tempo per farlo.
Dopo i vari tentativi di eleggere una donna e poi un uomo di lungo corso, svaniti dalle solite diatribe di partito, le parti sono convenute su un nome di parte, riconfermando l’uscente che si era già trasferito nella sua Palermo. Mattarella sarebbe risultata l’unica figura che potrebbe ridare stabilità all’ormai zoppicante esecutivo e credibilità a una nazione che con l’attuale teatrino per il Quirinale ha dato in pasto ai media internazionali gag politiche da bar.
Squadra vincente non si cambia.