Campionato di Serie A: gli stadi di calcio

Per la sociologia della comunicazione, il concetto di pubblico cambia in modo netto ed evidente tra il Quattrocento e il Cinquecento, grazie all’introduzione dei libri stampati. In generale, la platea delle manifestazioni di tipo ludico culturali della classicità, riguardano un’aggregazione dotata di confini fisici precisi. Vediamo come il luogo che ospita fisicamente un evento (l’esempio più antico potrebbe essere appunto quel del Colosseo) evidenzia una certa interazione interna e di un certo sistema di controllo normativo, il quale anticipa le caratteristiche del pubblico di massa più frammentato, individualizzato, privatizzato e diffuso, il quale viene infine caratterizzato dai mass media.
Oggi possiamo vedere come eventi dal vivo di carattere musicale, legato al mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, rientrino in questo tipo di concetto e di catalogazione. L’esempio però più eclatante è quello di una partita di calcio professionistico. Oggi gli stadi di calcio vengono costruiti in maniera differente, rispetto a 30-40 anni fa. È stato ridotto il numero dei posti e la capienza, a vantaggio della migliore visuale da parte di ogni settore, sia quello più economico dell’impianto sportivo, fino ad arrivare a quello più esclusivo e quindi costoso.
L’esempio classico è quello dell’Allianz Stadium di Torino, di proprietà della società calcistica Juventus Football Club, che è sede degli incontri della squadra di calcio della Juventus dalla stagione 2011-2012. La capienza di questo impianto sportivo è di 41 507 spettatori, una grandezza adeguata a un incontro di calcio di serie A e di Champions League, ma che non eguaglia di certo il numero di posti di altri impianti sportivi, nazionali e internazionali. Si pensi ad esempio allo Stadio Olimpico di Roma, la cui capienza conta 70 634 posti a sedere. Eppure ci sono impianti sportivi ancora più grandi in termini di capienza come il Maracanà di Rio De Janeiro e il Santiago Bernabeu di Madrid, che conta attualmente una capienza di 81 044 posti a sedere.
Diciamo che attualmente vige in Europa un pensiero condiviso da molti club e presidenti di calcio, il cui obiettivo è avere un numero di spettatori adeguati a questo genere di eventi. Lo stile inglese impone quindi una maggiore attenzione al pubblico e alla visuale dello spettacolo, dove avviene il cosiddetto effetto stadio, con impianti sportivi che sono sprovvisti di piste olimpioniche, dove in pratica una volta terminato lo spazio per il terreno di gioco e le barriere protettive, iniziano gli spalti e i posti a sedere. In Italia il primo stadio all’inglese come concezione di spalti resta lo Stadio Luigi Ferraris di Genova. Noto tra gli amanti di calcio con il nome di Marassi, si tratta di un impianto sportivo inaugurato nel 1911, aspetto che lo rende assieme all’Artemio Franchi di Firenze uno degli impianti sportivi più longevi, tra quelli ancora in piena funzionalità.
Al Marassi giocano le partite domestiche il Genoa, storico club della città e la Sampdoria, nota anche con il nome di formazione blucerchiata. Entrambe le formazioni militano attualmente in massima divisione, per quanto riguarda la stagione in corso 2021-2022 del campionato di serie A. Quest’anno il campionato di massima divisione ha deciso di inaugurare il calendario asimmetrico, per quanto concerne il fatto che tra il girone d’andata e quello di ritorno non avranno la stessa cadenza di gare, come avviene abitualmente per la serie A. Una novità su stile inglese, dato che in Premier League questo tipo di alternanza e di impostazione vige già da qualch eanno, con buoni risultati in termini di spettacolo e di imprevedibilità.