A San Sperate, borgo agricolo di Sardegna alle porte di Cagliari, continuano gli avvistamenti UFO. La Sardegna a causa del suo forte magnetismo, tipico delle terre antiche, attrae costantemente visite aliene e Ufo. Nell’Isola, a quanto pare, gli UFO si vedono poco prima di cena, intorno alle 20.00
Avvistamenti UFO: a San Sperate
A San Sperate l’ultimo avvistamento è avvenuto qualche giorno fa intorno alle 2010. Non è la prima volta che accade, ne abbiamo già parlato. Nella zona di San Sperate gli avvistamenti sono frequentissimi. Questa volta è stato un avvistamento nitido e dettagliato. Qualche sera fa, intorno alle 20.10 automobilisti in transito sulla Statale 130 dir. hanno visto degli oggetti strani, molto vicini. Su alcuni quotidiani locali ci sono testimonianze di disegni di chi ha notato le presenza. Un velivolo tondo, così pare, con dei tentacoli, come una medusa.
Cercasi testimoni San Sperate, Donori, Monastir
Altri testimoni, secondo la fonte UFO Sardegnanews avrebbero visto degli UFO , tra le 19 e le 20, nel cielo della zona San Sperate, Monastir e Decimomannu. La fonte riporta tantissime testimonianze.
“2 marzo, ore 20,30 circa, una famiglia stava transitando in automobile sulla SS131 all’altezza di Monastir, il figlio di 10 anni osserva il passaggio di in oggetto volante rotondo con tante lucette azzurre lungo il bordo, seguito da diverse fonti luminose. Ieri sera 3 marzo, verso le 19,40 degli automobilisti in transito sulla strada provinciale n°10 Donori – Ussana, hanno osservato in lontananza quattro lucine rosse. Mentre si avvicinavano verso la loro direzione, hanno osservato bene il primo della fila che procedeva a bassissima quota sopra di loro:, un disco con fondo chiaro con una luce verde fluo lungo la sua circonferenza. Testimonianze indipendenti ma tutte con le stesse caratteristiche, che in questo periodo ci occupano, facendoci scordare, per un attimo, ciò che sta accadendo vicino all’Europa. Il nostro appello viene continuamente rivolto a chi transita sulle strade che collegano San Sperate ai paesi limitrofi, con il consiglio di documentare con un video o foto, ciò che si osserva”
