Milano: solo 7 giorni di pioggia in inverno
La temperatura media della stagione compresa tra dicembre 2021 e febbraio 2022 ha superato di oltre un grado quella di riferimento: febbraio è stato il secondo più caldo dal 1898 a oggi.
39 giorni consecutivi senza precipitazioni e numerosi episodi di föhn:
il 7 febbraio a Città Studi raffiche di 95 km/h
Solo 7 giorni di pioggia (in cui cioè è caduto almeno 1 mm di precipitazione) contro i 17 del CLINO di riferimento 1991-2020*, e ben 39 giorni consecutivi senza precipitazioni tra gli inizi di gennaio e la metà di febbraio: secondo le rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, in particolare della stazione meteorologica di Milano centro (presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano), l’inverno meteorologico a Milano è stato decisamente siccitoso. La stagione compresa tra il 1° dicembre 2021 e il 28 febbraio 2022 è risultata anche più calda della norma, con una temperatura media di 6.5 °C superiore di 1.3 °C al valore tipico del periodo.
Il trimestre appena concluso è stato infatti interessato da un esiguo transito di perturbazioni e dal prevalere di situazioni di alta pressione accompagnate da inversioni termiche con nebbie e foschie persistenti, come accaduto per esempio nei primi giorni della terza decade di gennaio. Numerosi sono stati inoltre gli episodi di forti venti di föhn: il 7 febbraio, in particolare, la stazione di Milano Centro ha fatto registrare raffiche prossime ai 75 km/h e quella di Città Studi addirittura di 95 km/h.
Per quanto riguarda i singoli mesi, gennaio e in particolare febbraio sono stati più caldi della norma. Il primo ha chiuso con una temperatura media di 5.3 °C, contro i 4.3 °C del CLINO 1991-2020; il secondo, con un valore medio di 9.4 °C superiore di ben 3.1 °C a quello di riferimento, è risultato il secondo febbraio più caldo dal 1898 a oggi dopo quello dell’inverno 2019-2020. Dicembre ha invece chiuso con una temperatura media inferiore di un decimo al CLINO 1991-2020, pari a 4.9 °C, ma superiore di un grado ai 3.8 °C del periodo 1961-1990 che viene utilizzato dagli esperti come riferimento per gli studi sui cambiamenti climatico: un dato che conferma quindi la tendenza degli ultimi anni a un netto aumento delle temperature nella città di Milano.
La minima più bassa (-1.1 °C) è stata rilevata l’11 dicembre, mentre il 18 dello stesso mese si è registrata la massima più bassa (3.2 °C): in tutto l’inverno non vi sono quindi stati giorni di ghiaccio (cioè con temperatura massima inferiore allo zero), mentre sono state 4 a dicembre e 4 a gennaio le giornate con minima negativa, cosiddette “di gelo”. Si tratta di un numero di episodi decisamente inferiore a quello del CLINO 1991-2020, che stima una media di 16.5 giorni di gelo in media nel corso di inverno. La temperatura più elevata, 19.3 °C, è stata registrata invece il 2 febbraio, durante uno dei tanti episodi di föhn che hanno caratterizzato questo inverno.
Per quanto riguarda le precipitazioni, si sono verificati anche due episodi nevosi: il più significativo, quello dell’8 dicembre, ha fatto registrare un accumulo di 2 cm nella tarda mattinata e fenomeni anche nel pomeriggio, in un alternarsi di pioggia e neve. Pioggia mista a neve senza accumulo si è avuta poi due giorni dopo insieme a un rovescio di graupel, precipitazione solida costituita da granelli di ghiaccio bianchi e opachi in prevalenza sferici, caratterizzati da una struttura facilmente comprimibile che li porta a sbriciolarsi nel loro impatto con il suolo.
*Con la fine del 2020 il trentennio 1991-2020 è diventato il nuovo CLINO – CLimatological NOrmal, il periodo di riferimento utilizzato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per descrivere le condizioni climatiche di un determinato luogo