Comunicati Stampa

L’ONU condanna Khaya l’agente militare d’Algeria in veste di falsa attivista dei diritti umani

L’irlandese Mary Lawlor, relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei difensori dei diritti umani nel mondo, dopo aver autenticato la veridicità delle immagini che circolano da giorni della separatista sahrawi al soldo dell’Algeria, Sultana Khaya in tenuta militare mentre imbraccia un Kalashnikov, ha dichiarato che la donna non rientra più nel suo mandato come difensore dei diritti umani.
Lawlor ha anche rimosso dal suo tweet la foto di Khaya che aveva postato in occasione della commemorazione della Giornata internazionale dei diritti della donna l’8 marzo.
Sultana Khaya, accusata di essere un’agente dei servizi speciali algerini che si presenta come un’attivista per i diritti umani e membro dell'”Instance Sahrawi Contre l’Occupation Marocaine”, ISACOM, un’organizzazione dipendente dall’Algeria, incita, invece, alla violenza armata contro i civili nel Sahara marocchino.
Grazie alle sue attività ostili, la donna possiede un appartamento si lusso a Calle Angelita Rodríguez Preciado, uno dei migliori quartieri di Alicante in Spagna.
L’inganno delle sue accuse, sfruttate dai nemici del Marocco, sono state smascherate e le sono valse la disapprovazione della responsabile delle Nazioni Unite.
Questi luoghi comuni portati alla luce sui social network le sono costati caro questa volta e hanno notevolmente danneggiato la credibilità del suo attivismo, che, alla fine, non è altro che un antagonismo nei confronti del Marocco.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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