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San Giuseppe e le frittelle, la leggenda del 19 marzo

San Giuseppe e le frittelle, la leggenda. Il 19 marzo, che nel nostro Paese coincide con la festa del papà, è consuetudine preparare golose frittelle dolci.

San Giuseppe e le frittelle, la leggenda

La festa di san Giuseppe è tradizionalmente legata alle frittelle.

La leggenda racconta che durante la fuga in Egitto, Giuseppe e la sua famiglia si ritrovano in ristrettezze economiche perché non trova più lavoro come falegname. Per ovviare al problema decide di iniziare una nuova attività. Giuseppe si trasforma di friggitore ambulante di frittelle. Ecco perché il 19 marzo è tradizione preparare zeppole, bignè o frittelle di riso.

Zeppole e bignè di san Giuseppe

Le origini della festa di san Giuseppe sono piuttosto remote. Secondo gli esperti, le manifestazioni del 19 marzo sarebbero riconducibili ai liberalia dell’antica Roma. Durante le celebrazioni si gustavano delle frittelle addolcite col miele. Quando le ricorrenze pagane sono state abolite dalla Chiesa, i rituali pagani sono confluiti nelle feste cristiane.

Inoltre, questa data era considerata speciale perché segnava la fine della stagione fredda. Per assicurarsi una stagione agraria prospera, era consuetudine bruciare le stoppie ed accendere grandi pire.

Una parte di queste manifestazioni sono ancora vive e sentite. Lungo lo stivale italiano infatti sono tante le località dove il giorno di san Giuseppe si innalzano cataste altissime di legna che poi viene incendiata. Attorno ai fuochi si mangiano frittelle e si traggono gli auspici per il futuro.

La tradizione vuole che il 19 marzo si friggano zeppole e bignè. Le zeppole, originarie di Napoli, si contraddistinguono per la loro forma a spirale. Dopo la frittura si decorano con crema pasticcera, amarene sciroppate e zucchero a velo.

Invece, i bignè di san Giuseppe, quasi sempre fritti, hanno la crema soltanto all’interno.

In Lombardia il santo si festeggia con i tortelli, morbide frittelline cosparse di zucchero semolato.

In Sicilia ed in Puglia, ancora oggi, si allestiscono della grandiose tavolate. Alle tavolate di san Giuseppe, riccamente imbandite, sono invitati amici, parenti ma anche sconosciuti.

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