Editoriali

La guerra in Europa e germogli di Pace in medio oriente

In queste ore si sta concludendo il “Forum del Neghev”  organizzato da Israele a Sde Boker, nel Negev, con l’obiettivo di dare vita a un’architettura di sicurezza regionale. Al summit hanno partecipano i capi della diplomazia di Israele, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Marocco, rispettivamente Yair Lapid, Sameh Shoukry, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, Abdullatif bin Rashid Al Zayani, e Nasser Bourita.  Un formato che , stando alle indiscrezioni di queste ore, dovrebbe diventare un evento stabile che si svolgerà a rotazione negli stati contraenti. La cosa che rammarica in questo panorama è ancora l’assenza totale dell’Europa . Un Unione che, senza una propria politica estera comune non solo ha mille difficoltà a gestire la crisi Russo/Ucraina ma che anche le medio oriente risulta essere influente ed assente. Il Mediterraneo non è un confine: i flussi di persone, idee, merci, denaro ne fanno da tempo un’interfaccia molto più che una barriera. I sei milioni di francesi del Maghreb fanno ormai il destino della Francia legato a questa regione del mondo. È il caso anche della Spagna, con il Marocco, e dell’Italia, con la Tunisia e la Libia. Il Sud Europa è ancorato al Nord Africa, in meglio – scambi culturali, servizi come il turismo, la care economy, cooperazione industriale – e in peggio, con l’islamismo europeo radicale che affonda le sue radici nel Maghreb. ”Questo è un passo dell’inizio del report “La stabilità del Magreb un imperativo per l’Europa” dell’istituto montaigne. Un report molto importante che andrebbe letto dalle forze politiche italiane sempre più assenti quando si tratta di parlare d Africa . 
Ma il Mediterraneo non è solo , o meglio non ancora del tutto, uno spazio di commerci è da sempre uno spazio di dialogo, di incontro e alle volte di scontro tra le religioni del Libro . 
Un Europa, la cui storia è anche legata al medio oriente e ad i suoi problemi attuali , non riesce ad essere protagonista dopo tanti errori ad essere protagonista nella rinascita della regione. Come europei abbiamo già fin troppo sbagliato nel medio oriente .Una Europa che di fatto , ha pesanti responsabilità storiche e culturali sulla creazione di questo conflitto . Gli Europei devono avere il coraggio di ammettere che i motivi risiedono ancora negli accordi segreti tra le potenze europee alla fine del primo conflitto mondiale . L’Europa deve capire le sue responsabilità e diventare attrice nella risoluzione e nella rinascita della regione. 

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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