Economia

Cosa può essere pignorato e cosa non può essere pignorato: soluzioni e chiarimenti

Se stai cercando informazioni su ciò che può essere pignorato, su ciò che può essere contestato all’atto del pignoramento e su delle possibili soluzioni per proteggere le tue finanze personali sei nel posto giusto.

Cosa può essere pignorato dal fisco italiano

Il fisco Italiano prevede la fase di esecuzione forzata del pignoramento in quei casi in cui non si è in grado di adempiere ad un obbligo contrattuale. Questo significa che la misura portata avanti dal fisco è volta ad assicurare un risultato equivalente a quello che si otterrebbe per un adempimento spontaneo del debitore.

Il tutto si traduce nella sottrazione coatta di parte dei beni per trasformarli in denaro da destinare al creditore. Tuttavia, esistono delle grosse differenze a seconda del fatto che abbia ad oggetto beni mobili o immobili. L’espropriazione prende in considerazione principalmente il diritto di proprietà, i diritti reali di godimento su beni immobili e le conseguenze di tale espropriazione.

La selezione di questi beni dipende dall’importanza vitale che hanno per il debitore, la legge italiana pone in primo piano i diritti fondamentali dell’individuo. Per questo motivo, ad esempio, la prima casa non può essere pignorata specialmente quando essa è indicata come residenza. Il discorso cambia radicalmente se si è in possesso di più case. C’è però da dire che in questo caso saranno considerati impignorabili tutti quei beni indispensabili come cibo, elettrodomestici o polizze.

Altro caso di sicuro pignoramento è il conto corrente cointestato. Anche se si ha un conto condiviso con i propri genitori o con altri parenti, il fisco potrà sottrarre almeno fino al 50% del suo contenuto. Particolarmente vulnerabili sono tutti i conti correnti nazionali in cui vengono accreditati stipendi e pensioni. In questo caso però il pignoramento riguarda solo la parte del deposito che supera il triplo dell’assegno sociale. Nel caso di pignoramento diretto sullo stipendio, questo può essere fatto su delle percentuali stabilite dalla legge lasciandoti tutto il resto.

Dettagli sul pignoramento della prima casa

Andando più a fondo nella questione del pignoramento della prima abitazione, c’è sicuramente da sottolineare che la sua impignorabilità è assicurata in certi limiti molto specifici. In primis, deve essere la vera residenza del debitore e deve avere la funzione di abitazione civile. In secundis, la casa deve risultare l’unico immobile di proprietà del debitore. In tertiis, è importante che non si tratti di un immobile di lusso: questo significa che il catasto non deve riconoscerla come appartenente alle categorie A/1, A/8 e A/9.

Se anche una sola delle condizioni precedentemente esposte dovesse mancare, sarà possibile esercitare il pignoramento, in particolare questa pratica è comune per i casi in cui:

  • Il debito superi i 120mila euro.
  • La residenza sia ipotecata da 6 mesi.
  • Il valore della proprietà sia di almeno 120mila euro.

Dettagli sul pignoramento di stipendio e pensione

Passando invece al pignoramento di stipendi e pensioni, la legge prevede per le pensioni di poter pignorare fino al limite del c.d. minimo vitale. Il calcolo di tale valore avviene sottraendo alla pensione una quota di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.

Per lo stipendio la situazione è invece diversa, la situazione varia in percentuale, il limite viene infatti calcolato nella misura dei 4/5 del proprio salario. Ovvero, al creditore spetta solo il 20% dello stipendio.

Arrivati a questo punto, bisogna sottolineare come la quota impignorabile può cambiare a seconda dell’importo di pensione e stipendio. Ad esempio, se l’importo della pensione o stipendio è inferiore ai 2.500€, la quota pignorabile è di circa 1/10. Salendo a degli stipendi compresi tra i 2.500€ e i 5.000€ la pignorabilità sale ad 1/7 dello stipendio. Se lo stipendio è invece superiore ai 5.000€ la cifra pignorabile è di 1/5 del totale.

Cosa non può essere pignorato dal fisco italiano

Parlando ora invece dei beni che non possono essere pignorati dal fisco, alcuni dei beni mobili sono infatti esclusi da queste pratiche. Anche in questo caso sono particolarmente rispettati i beni indispensabili o di valore affettivo. In particolare, non possono essere pignorati:

  • Elettrodomestici come frigoriferi, stufe, etc.
  • Anelli nuziali e qualsiasi cosa sia legato all’esercizio del culto
  • Cibo e prodotti necessari alla sopravvivenza per almeno un mese
  • Armadi, tavoli, letti e altri beni necessari alla sopravvivenza
  • Animali domestici
  • Abiti e vestiti

A questi si vanno ad aggiungere anche una buona fetta di crediti che non possono essere negati:

  • Sussidi statali di maternità o di malattia
  • Sussidi per persone indigenti
  • Assegni familiari
  • Gli alimenti pagati in fase di separazione

Soluzioni e rimedi per fare fronte al pignoramento dei beni

Se si è alla ricerca di una soluzione per rendere meno dura la fase di pignoramento, è bene sapere che esiste la possibilità di contare su Ammortizzatori Sociali e Reddito di Cittadinanza.

Questi sono dei sussidi garantiti ai cittadini in difficoltà, sono però trattati diversamente. Gli ammortizzatori sociali sono infatti considerati dei veri e propri stipendi, per questo motivo sono pignorati secondo le stesse normative precedentemente indicate. Gli ammortizzatori sono però dotati di indennità di mobilità in quanto trattamento previdenziale. Tale indennità è quindi non pignorabile. Discorso diverso per il Reddito di Cittadinanza che è sotto lo stesso regime degli altri incentivi e non può essere pignorato per più di 1/5 del totale. Nel caso in cui ci si trovi nella condizione di poter beneficiare di questi servizi è bene quindi farne uso.

Un’altra pratica molto comune è invece quella di mettere al sicuro i propri risparmi all’interno di conti correnti non pignorabili. Tutto questo è possibile tramite servizi che permettono di aprire un conto blindato in paesi come il Lussemburgo, è il caso di Rewel Club, servizio che permette ad aziende e privati di aprire il proprio conto e mettere in sicurezza le proprie risorse, trasferirle da un conto ad un altro e prelevarle sottoforma di moneta FIAT. 

Con servizi di questi tipo è possibile contare su un conto corrente non presente nei database dello Stato italiano, quindi non tracciabile e non pignorabile.  Il proprio denaro viene conservato in banche assicurate e di primissimo livello in termini di sicurezza ad affidabilità. Molte aziende hanno già cominciato a fare affidamento, tramite affiliazione, sul servizio di Rewel Club per poter entrare in contatto con specialisti del settore in grado di trovare la migliore soluzione per le proprie esigenze. 

Sarà possibile avere il contante sempre a disposizione per transazioni rapide nelle principali valute internazionali come Euro, Dollaro americano e Sterline britanniche. Inoltre, viene assicurata la possibilità di poter utilizzare risorse digitali come Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cas e Litecoin.  L’intero sistema fa affidamento sul circuito SEPA che assicura i massimi standard di sicurezza e affidabilità per bonifici e trasferimenti. Sicuramente una delle soluzioni più adatte per chi deve trasferire grandi somme di denaro.

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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