È decisivo il ruolo del Re Mohammed VI nella risoluzione della crisi tra Marocco e Spagna
Il ruolo svolto dal Re Mohammed VI è stato decisivo nella risoluzione della crisi tra Marocco e Spagna e nell’apertura di una nuova pagina nella multiforme partnership che integra tutte le questioni di interesse comune, tra le due Nazioni. È in questo contesto che il comunicato del Gabinetto Reale di 31 marzo indica che il Sovrano ha invitato il Presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, a fare una visita in Marocco nei prossimi giorni.
Il Sovrano ha seguito da vicino le varie fasi che hanno portato a questo esito positivo, che oggi si traduce nella nuova posizione della Spagna nei confronti del Piano di Autonomia nelle province meridionali del Marocco, posizione che era stata espressa nella lettera indirizzata dal Capo del governo spagnolo al Sovrano, il 14 marzo 2022, in cui quest’ultimo afferma che “la Spagna ritiene che l’Iniziativa marocchina di autonomia locale del Sahara sia la base più seria, realistica e credibile per la risoluzione della controversia” attorno al Sahara Marocchino. Dato il ruolo eminentemente storico della Spagna nella questione del Sahara (ex potenza coloniale del Sahara), la lettera assume una consonanza profonda molto particolare.
Lo sviluppo storico delle relazioni marocchino-spagnole avviene grazie alla guida del Re Mohammed VI che ha messo il Marocco nel concerto delle Nazioni come Paese ascoltato e rispettato che si conta nei maggiori equilibri geostrategici regionali e internazionali.
Da ricordare qui l’alto tenore del discorso del Sovrano del 20 agosto 2021: “Alcuni affermano che il Marocco viene attaccato perché ha cambiato il suo orientamento politico e strategico, così come il suo modus operandi nell’affrontare alcune questioni diplomatiche. Non è niente. Il Marocco è infatti cambiato, ma non nella direzione voluta dai suoi detrattori. È cambiato perché non accetta che i suoi migliori interessi vengano abusati. Parallelamente, si sforza di stabilire relazioni solide, costruttive ed equilibrate, in particolare con i paesi vicini. È questa stessa logica che governa le nostre scelte nel rapporto che abbiamo attualmente con la nostra vicina Spagna. È vero che queste relazioni hanno recentemente attraversato una crisi senza precedenti che ha seriamente scosso la fiducia reciproca e sollevato diversi interrogativi sul loro futuro.
Ciononostante, abbiamo lavorato con la parte spagnola con la massima calma, completa chiarezza e spirito di responsabilità. Oggi, infatti, ci impegniamo a rafforzare le basi tradizionali che stanno alla base di queste relazioni, attraverso una comprensione congiunta degli interessi dei nostri due Paesi vicini.
Inoltre, ho seguito personalmente e direttamente il processo di dialogo e l’evoluzione delle discussioni. L’obiettivo non era solo trovare una via d’uscita da questa crisi, ma anche cogliere l’occasione per ridefinire le basi e i parametri che regolano queste relazioni.
Con sincero ottimismo, desideriamo continuare a lavorare con il governo spagnolo e il suo Presidente, Sua Eccellenza Pedro Sanchez, per inaugurare una tappa senza precedenti nelle relazioni tra i nostri due Paesi. D’ora in poi, queste dovranno basarsi su fiducia, trasparenza, considerazione reciproca e rispetto degli impegni”.
La Spagna, facendo svolta e con questo annuncio con la voce più autorevole, segna la sua posizione nel modo ben chiaro e si avvale così della posizione più avanzata a livello europeo.
L’annuncio della nuova posizione della Spagna si inserisce in uno slancio che ha visto gli Stati Uniti riconoscere la piena sovranità del Marocco sul suo Sahara, così come i paesi della Lega Araba, gli Stati del Golfo, oltre all’apertura di oltre venti consolati stranieri nella città di Laayoune e Dakhla in Sahara Marocchino.
È anche opportuno sottolineare l’evoluzione della posizione della Germania, il cui Presidente, in un messaggio rivolto al Re, ha affermato che il suo Paese “considera il piano di autonomia presentato nel 2007 come un serio e sforzo credibile del Marocco e come una buona base per raggiungere un accordo” a questa controversia artificiale.
La nuova posizione spagnola, che non risente di ambiguità quanto al suo profondo significato storico e geostrategico, costituisce una dura battuta d’arresto per l’Algeria e il suo gruppo Polisario che considerava la Spagna la sua zona di comfort psicologico.