Editoriali

L’ Italia sostenga il “Centro internazionale di ricerca per la prevenzione dei bambini soldato”

In questi giorni è stato inaugurato a  Dakhla, “Il Centro internazionale di ricerca per la prevenzione dei bambini soldato” l’obbiettivo stando alle comunicazioni della stampa è quello di : ” contribuire alla lotta contro il reclutamento di bambini soldato, attraverso la diffusione delle ricerche che saranno realizzate dal Centro e la loro ampia diffusione.”

La nuova struttura ” è stata inaugurata dal ministro degli affari esteri del Marocco , della cooperazione africana e Il centro è stato inaugurato dal ministro degli affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, e dal presidente e amministratore delegato del centro, Abdelkader Filali, in presenza del Wali della regione di Dakhla-Oued Eddahab, governatore della provincia di Oued Eddahab, e della provincia di Oued Eddahab, Lamine Benomar, l’ambasciatore, direttore generale dell’Agenzia marocchina per dell’Agenzia marocchina per la cooperazione internazionale (AMCI), Mohamed Methqal e funzionari eletti, così come i consoli e i consoli generali di diversi paesi africani a Dakhla. Questo nuovo ente “mira ad aumentare la consapevolezza della situazione dei bambini soldato, i processi del loro reclutamento ” inoltre ” concentrerà le sue missioni su studi, ricerche e consultazioni sulla prevenzione e lo sfruttamento dei bambini in zone di conflitto.(…) in collaborazione con la società civile mondiale e le organizzazioni della società civile che lavorano in questo campo ”

Lo scopo del nuovo ente è quello di “affrontare la vulnerabilità dei bambini sfruttati e usati nei conflitti armati, il Centro internazionale di ricerca per la prevenzione dei bambini soldato collabora con le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e regionali e il settore privato. agenzie, organizzazioni internazionali e regionali, reti internazionali e società civile per sviluppare una ricerca congiunta per sviluppare un’agenda di ricerca comune. ”

L’ Italia e i tanti sostenitori dei diritti dei bambini dovrebbero sostenere questo centro . Oggi viviamo , soprattutto in Occidente, nella società dello scarto dove, bambini ed anziani, in logica consumistica ed economicistica non vengono considerati se non come potenziali consumatori non come esseri e come persone. Dobbiamo sostenere questo centro per riportare nella nostra cultura la centralità dell’infanzia e con essa anche la dignità degli anziani essendo i due estremi della vita interconnessi tra loro.

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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