Editoriali

La scelta multilaterale del Marocco un modello per l’Europa

Una nota stampa ha sottolineato come ” il Marocco ha ribadito davanti al Consiglio di pace e di sicurezza (CPS) dell’Unione africana (UA) ad Addis Abeba, l’importanza dell’approccio multidimensionale della pace, della sicurezza e dello sviluppo per accompagnare i paesi africani in transizione politica. L’ambasciatore, rappresentante permanente del Regno presso l’UA e l’UNECA, Mohamed Arrouchi, intervenuto alla riunione del CPS dell’UA dedicata all’esame del processo di transizione politica in Burkina Faso, Ciad, Guinea, Mali e Sudan, ha sottolineato l’imperativo di un approccio multidimensionale incentrato sul nesso pace, sicurezza e sviluppo tenendo conto del gran numero della popolazione di questi paesi fratelli e l’impatto sulle loro condizioni di vita, in particolare i giovani, che costituiscono un quarto di loro. Il diplomatico che guida la delegazione marocchina ha sottolineato la necessità di esplorare i modi e i mezzi migliori per accompagnare questi paesi amici e fratelli nel loro processo di transizione politica, fornendo loro l’assistenza necessaria per garantire loro la pace e la sicurezza e il loro sviluppo. A tale riguardo, la delegazione marocchina ha suggerito l’elaborazione di una diagnosi esaustiva per determinare la realtà politica, sociale ed economica sul terreno che possa permettere l’adozione di un approccio operativo orientato all’azione. La delegazione marocchina ha anche chiesto il coinvolgimento degli altri servizi della Commissione dell’Unione africana incaricati dei settori della sanità, delle infrastrutture e dell’istruzione per aiutare questi paesi sul piano socio-economico e garantire una transizione politica solida e sostenibile”. La nota è particolarmente interessante. Infatti, il Regno, sottolinea come la via principale della sua diplomazia resta il multilateralismo. Nel mondo che uscirà dalla guerra russo/ucraina si profila una nuova “cortina di ferro” sull’Europa e purtroppo anche sul continente africano. A differenza di quanto accaduto dopo la seconda guerra mondiale , le nazioni africane, sono più consapevoli del loro destino. Infatti la stessa Unione Africana è orami un organismo funzionante ed in grado di rappresentare il continente. L’importante è non prestarsi ad i giochi del mondo occidentale e lavorare per il bene dell’Africa. Solo cosi facendo i paesi africani saranno gli arbitri del proprio successo. Non bisogna però piegarsi a logiche separatiste o continuare a perseguire logiche del secolo scorso. il Modello multidimensionale e multilaterale prospepettato dalla diplomazia marocchina presso il Consiglio di pace e sicurezza dell’unione africana è la strada vicente. Se l’Europa fosse saggia non si lascerebbe schiacciare tra due opposti blocchi che vanno ricostruendosi e iniziare ad imparare dall’Africa e dalla sua scelta multidimensionale.

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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