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Liguria: rivoluzione in olivocultura arriva SINOL

Soluzioni meccaniche e di automazione per lo svolgimento in sicurezza delle principali operazioni colturali dell’olivicoltura ligure”

SINOL, presentato il prototipo: mani libere e più sicurezza

Il prossimo appuntamento sarà tra giugno e luglio, per la presentazione definitiva in campo

Sono stati presentati nei giorni scorsi in live streaming sulla pagina Facebook e sul Canale Youtube di CIA Imperia i primi risultati del Progetto di cooperazione SINOL “Soluzioni meccaniche e di automazione per lo svolgimento in sicurezza delle principali operazioni colturali dell’olivicoltura ligure”.

Il progetto ha come capofila il CIPAT Centro Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della Confederazione Italiana Agricoltori di Imperia e come partner l’Università di Genova, l’Azienda Agricola Valle Ostilia di San Bartolomeo al Mare (IM) e la Moirano Costruzioni meccaniche di Cisano sul Neva (SV), e viene realizzato nell’ambito della misura M16.01 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Liguria (“Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi del PEI “Partenariato europeo per l’innovazione”).
Alla presentazione hanno partecipato l’Ing. Francesco Cepolina (Università di Genova), l’Ing. Giorgio Pietronave (Università di Genova), Stefano e Erika Moirano (Moirano costruzioni) e il Dott. Riccardo Giordano (CIPAT Imperia).
Il Progetto SINOL propone un’innovazione per le operazioni in campo, atta a conseguire un miglioramento dei risultati di alcune lavorazioni (in primis la potatura e la raccolta), introducendo una leggera automazione in attività attualmente fatte a mano e che, aspetto tutt’altro che trascurabile, potrebbe portare ad un aumento della sicurezza nelle fasi di lavorazione in campo, in particolare quelle da effettuarsi “in quota”.
“Siamo partiti da una considerazione – ha spiegato Riccardo Giordano -: nelle nostre fasce ci si può arrivare solo con delle motocarriole. Abbiamo quindi provato a realizzare alcune applicazioni da utilizzare su mezzi cingolati leggeri, già in commercio. La motocarriola deve essere lo strumento che ci porta sotto l’albero e da lì lavorare poi in quota. Gli ingegneri hanno fatto un ottimo lavoro e ci hanno consentito di arrivare ad un prototipo che, con pochi accorgimenti, sarà sostenibile dal punto di visto economico e fruibile dalla maggior parte degli olivicoltori della Liguria”.
“Causa costi finali eccessivi – ha affermato Giorgio Pietronave – abbiamo abbandonato la strada del discorso idrodinamico e siamo passati ad un progetto meccanico”.

“La proposta presentata oggi – ha raccontato Francesco Cepolina – è frutto di numerosi studi e applicazioni fatti prima in laboratorio, poi utilizzando dei giocattoli, poi un prototipo vero e prorio, che risponde alle richieste di sicurezza e di libertà di lavoro, che sono alla base del progetto”.
“La motocarriola può essere già di proprietà dell’agricoltore – hanno spiegato Stefano e Erika Moirano – il quale potrà eventualmente far installare solamente l’applicativo. L’idea è quella di arrivare ad un prodotto industriale, disponibile per tutti, con un costo finale sostenibile”.
Il prossimo appuntamento con SINOL sarà tra giugno e luglio, per la presentazione definitiva in campo del prototipo

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